Piper Heidsieck presenta Hors-Série 1982

A un anno e mezzo dall'uscita dello Champagne Hors-Series 1971, Piper Heidseick propone il 1982, anche in abbinamento al Sauvage 1982

Lo scorso anno fummo stupiti da Émilien Boutillat, chef de Caves di Piper Heidsieck giovanissimo ed estremamente competente, che propose la prima uscita della linea di Champagne Hors-Série, andando a prelevare dalle cantine aziendali il millesimato 1971 ancora sui lieviti, conservato dai diversi enologi che si sono succeduti alla guida della maison in cinquanta anni. Sboccato e dosato con dieci grammi di zucchero e con un vino Chardonnay 2019, ci fu rivelato in una serato poco prima di Natale 2021, suscitando evidentemente tanta meraviglia.

emilien boutillat piper
Émilien Boutillat (foto di Rolf Bichsel – Vinmedia)

Quel progetto evidentemente prosegue e il 14 aprile scorso il telentuoso enologo ha presentato Hors-Série Extra Brut 1982 (da uve pinot nero al 60% e choardonnay al 40%), scegliendo questa volta un dosaggio con soli quattro grammi di zucchero e con vino della stessa annata conservato in magnum per quaranta anni.
Figlio di un’annata eccellente, sia in termini di qualità che di quantità, Hors-Série 1982 richiama un millesimo particolare per la maison poiché vedeva la nascita di uno Champagne iconico, il Brut Sauvage 1982, commercializzato nel 1993, dopo dieci anni di maturazione sui lieviti. Iconico perché il dosaggio Extra Brut (quattro grammi di zucchero) non era consueto all’epoca e la grandezza dell’annata consentì questa “provocazione” che suggerì anche il nome dello Champagne.

Piper Heidsieck presenta Hors-Série 1982
Foto di Helmut Stelzenberger

La straordinaria sorpresa è stata quella di trovarsi ad assaggiare proprio quello Champagne del 1982, sboccato nel 1993, a fianco di Hors-Série 1982, entrambi Extra Brut, ovvero il confronto di un vino conservato sui lieviti per trentanove anni e dello stesso prodotto, sboccato da trenta. La conservazione di uno Champagne sui liviti rappresenta una barriera molto efficace contro l’ossidazione che diventa per questo estremamente lenta. Lo Champagne sboccato non ha difese, invece, solo il tappo di sughero a fungo. Lecito quindi aspettarsi da un lato un vino più vivace e dall’altro uno più maturo, se riuscito a sopravvivere. Questa legge ovviamente non è stata contravvenuta, ma lo stupore nell’assaggiare Brut Sauvage 1982, nel nostro caso è stato superiore rispetto all’assaggio del gemello che ha goduto della “gabbia del tempo” esercitata dai lieviti. Sul tema, tra i pochi presenti, si è innescata una discussione perché si esce dai canoni dell’assaggio tecnico per leggere i vini in chiave puramente edonistica e allora a comandare sono le emozioni, diverse per ciascun individuo.

La notizia è che l’azienda ha deciso di commercializzare 2.500 bottiglie di Hors-Série Extra Brut 1982 singolarmente e 500 in coppia con il fratello Brut Sauvage 1982 per consentire a gruppi di appassionati di poter condividere l’esperienza che abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter fare.

I vini

Giova ricordare che l’azienda fa parte della società di investimenti Epi (Européenne de participations industielles) di propietà della famiglia Descours, molto impegnata nel mondo del vino e artefice del grande rilancio di questa storica maison di Champagne.
La linea Hors Série è la punta della piramide del rilancio che con la gamma di Champagne Essentiel sta registrando un successo globale. “È il secondo opus della collezione – spiega Émilien Boutillat – in cui l’enologo (lui stesso, ndr) ha carta bianca e può fare ciò che vuole. È un progetto che continua partendo dalla storia, ma guardando al futuro. Col 1971 rendevamo omaggio ai quattro chef de caves che hanno contribuito a conservare quello Champagne sui lieviti. Con Hors-Série 1982 rendiamo omaggio all’audacia di Piper Heidsieck di proporre il Brut Sauvage su quattro millesimi in passato quando si trattava di una scelta ardita, diversamente da oggi”.

Piper Heidsieck presenta Hors-Série 1982

Hors-Sèrie Extra Brut 1982
Naso di frutto fresco e dolce che ricorda sia la mirabella gialla che la prugna nera, fresca e leggermente, disidratata, con cenni di fico nero, mela cotogna, nuance di mirtillo e toni di chinotto, bergamotto e kumquat, mentre scopriamo tocchi di caffè, respiri golosi di strudel alla cannella e cacao, noci anche in pasticceria, biscotti alla confettura d’uva, tutti avvolti da cedro fresco e miele millefiori. In bocca è vitale e salino, di grande tattilità e lunghezza, caratterizzato al retrolfatto da una netta percezione di agrumi che sostiene i ritorni del naso, con una lunga percezione di salgemma che avvolge fragranze di pasticceria.

Piper Heidsieck presenta Hors-Série 1982

Brut Sauvage 1982
Approccia coinvolgente e suadente nel porgere sentori di pasticceria alla crema percorsi da spunti di susina, mela, frutti canditi, pasticceria al cacao, con toni di miele scuro. Si materializza una ricca percezione di strudel mentre scopriamo marmellata di agrumi, confettura di pesche e di albicocche, ricordi di tabacco e un’articolata speziatura che richiama il pan di spezie. Bocca avvolgente. Salina e fresca. Integra e bilanciata, rotonda, sollecita sul palato percezione di lemon curd e fichi, di strudel e Miele di bosco, sfumati da sentori di salgemma.