Radici di Toscana, la nuova linea di Toscobosco

Radici di Toscana, il cibo primordiale
Radici trovate in un bosco della Toscana, settanta anni fa questa è stata l’unica fonte di alimentazione per una donna e i dodici bambini portati con sé, coraggiosamente sottratti alle barbarie della guerra. Rifugiatasi all’interno di un bosco riuscì a mantenere in vita i bambini, e lei stessa, con ciò che il bosco, la loro nuova casa, poté offrirgli, questa donna esemplare era la nonna di David Rossi, uno dei soci insieme a Roberto Burroni di Toscobosco. È proprio questo episodio, seguito all’eccidio di Civitella in Val di Chiana, che ha spinto David a realizzare una nuova linea di prodotti ‟primordiali” offerti appunto dal bosco. Zenzero, scorzonera, topinambur, daikon, tartufo e un insieme di radici provenienti dal mondo, questi sono gli ingredienti della produzione che si identifica in sei vasetti, tutti contraddistinti da un logo che rappresenta un albero con le sue radici. I nomi sono piuttosto evocativi: Energinger, Gemma di Bosco (scorzonera), Topinambur e Tartufo Bianco, Daikon Mediterraneo, Bosco e Tartufo e per finire Gea, un speciale ratatuille fatta con selezionate radici provenienti dai differenti angoli del mondo. A interpretare questi nuovi ingredienti sono stati chiamati sei chef stellati, che, il 22 giugno, si sono cimentati in una scenografica e affascinante serata organizzata nella bella struttura di Santa Maria a Pigli (Ar). Erika Bergheim, Sara Preceruti, Michelino Gioia, Simone Cipriani, Fernando Del Cerro e Tomohiro Uido, e per buon peso anche Umberto Vezzoli, oggi brand chef di Toscobosco, hanno accettato la sfida, proponendo piatti di grande equilibrio composti con grande passione, centrando appieno il tema loro assegnato: una cucina che nei profumi e nei sapori ricordasse quel bosco dove la nonna di David si rifugiò per salvare quei bambini strappati a che la storia ricorda come ‟l’Eccidio di Civitella”.
Fabio De Raffaele