22,7 milioni di bottiglie, oltre 147,5 milioni di euro. E’ questo il 2019 del Primitivo di Manduria.


Circa 17 milioni di litri che equivalgono a 22,7 milioni di bottiglie con un fatturato di oltre 147,5 milioni di euro (+ 21% rispetto al 2018). Sono questi i numeri dell’anno 2019 per il Primitivo di Manduria. In particolare il Dop rappresenta il 98.6% dell’intero imbottigliato ed il dolce naturale Docg lo 1.4%.
“Il Primitivo di Manduria è ormai una colonna portante della filiera enologica non solo pugliese ma anche italiana. – Afferma soddisfatto Mauro di Maggio presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – E’ un vino che non conosce crisi soprattutto all’estero con un exploit importante su tutti i mercati. Il Consorzio di Tutela attualmente vanta 57 aziende socie e oltre 1500 viticoltori”.
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è nato nel 1998 con una partenza di dieci aziende tra cooperative e private e ha ottenuto il riconoscimento legislativo nel 2002. L’aerale riguarda 18 comuni tra Taranto e Brindisi e la sua produzione è suddivisa in Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Dop Riserva e Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg.
Nel dicembre 2015, il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes” per la doc Primitivo di Manduria e per il docg dolce naturale. I vigilantes costantemente operano per bloccare i marchi ingannevoli nei mercati maggiori e verificano che nelle bottiglie non ci siano incongruenze con il disciplinare. Attualmente questa attività è stata triplicata.
Altro ruolo importante che ricopre il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è la valorizzazione della doc attraverso campagne pubblicitarie ed eventi sia sul territorio che a livello internazionale.
Nota Stampa