Oleoturismo, un nuovo modo di viaggiare.

OLEOTURISMO

Finalmente l’olio extravergine di oliva diventa fulcro del turismo enogastronomico

Di Antonio Marcianò

Durante l’incontro con la stampa, che si è tenuto nella sala dedicata ai Caduti di Nassyria, è stato presentato il Decreto Attuativo della Legge sull’Oleoturismo su iniziativa del Sen. Dario Stefàno e con il contributo dell’Associazione Città dell’Olio puntando su qualità, sostenibilità, formazione, promozione e comunicazione.

Il senatore salentino Dario Stefàno, da sempre impegnato sui temi legati all’agroalimentare italiano ha affermato: “Avevo assunto un impegno con i produttori olivicoli italiani quando nel dicembre del 2017 avevamo approvato con la Legge di Bilancio l’emendamento che ha istituito l’enoturismo. Era pertanto un mio dovere, in questa legislatura, riuscire a portare a compimento questo progetto che riconosce valore a un segmento produttivo, quello dell’EVO, che vanta una forma di attrattività che cresce di anno in anno. Ora manca l’ultimo passo perché, come prevede la legge stessa, è necessario che entro tre mesi dall’entrata in vigore sia approvato il decreto attuativo. Continuerò a lavorare perché si giunga positivamente a completare il percorso”.

Oleoturismo, un nuovo modo di viaggiare.

Un ruolo molto importante è stato svolto dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che, grazie al suo esteso sistema è in grado di portare a compimento gli obiettivi predeterminati. Il Presidente dell’associazione, Michele Sonnessa ha sottolineato che “è una grande opportunità per tutti gli attori della filiera e ovviamente siamo estremamente grati al Senatore Stefàno per tutto quello che ha fatto e continua a fare per il comparto. È evidente che, per quanto ci compete, impiegheremo tutte le nostre risorse per ottenere il massimo risultato possibile che passa attraverso la promozione dei mille territori che caratterizzano la produzione olivicola del nostro Paese. Lo faremo attraverso il rispetto di alti standard qualitativi, la formazione dei player del settore, la definizione di una strategia nazionale, il rispetto della sostenibilità. E con il quid plus costituito da un Osservatorio nazionale che fornirà periodicamente tutti i dati necessari a migliorare questo percorso”.

Di notevole interesse l’intervento della Dr.ssa Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, che già nel 2019 aveva pubblicato un rapporto su “Valorizzazione del Turismo dell’Olio” e che ha specificato che “questa legge rappresenta una enorme possibilità di crescita” e bisogna lavorare in maniera più costruttiva per fornire proposte “sempre più ampie e coinvolgenti che tengano presenti i desiderata espressi negli anni proprio dai fruitori di queste iniziative. I dati in nostro possesso parlano di un fortissimo interesse nei confronti dell’extravergine, ora sta a noi costruire pacchetti e situazioni dotate di forte appeal e comunicati in modo deciso e impattante”.

Fondamentale la testimonianza di chi già da tempo lavora con estrema passione alla valorizzazione del mondo dell’olio extravergine di oliva, Donato Taurino, Presidente Movimento Turismo dell’Olio Puglia e Sebastiano de Corato, Vice Presidente Nazionale Movimento Turismo del Vino e responsabile del Progetto Olio: Il primo  ha asserito : “Per la Puglia l’olio rappresenta da tempo uno straordinario elemento di attrattività. Non a caso la nostra regione è leader in Italia per quantità e in continua crescita sul versante qualitativo. E conta oltre 900 frantoi che costituiscono una vera road map per gli appassionati. Ben venga questa legge che regolamenta il sistema anche dal punto di vista giuridico e fiscale”. Mentre il secondo ha concluso gli interventi, affermando che “Una legge attesa e importante, punto di partenza basilare per un turismo che avrà nel vino e nell’extravergine due solidi pilastri  due prodotti che, insieme alle altre eccellenze del paniere agroalimentare italiano, possono realmente costituire un grande fattore di crescita per i tanti meravigliosi territori del nostro Paese”, considerando una sinergia tra olio e vino per assicurare, magari insieme alla gastronomia e all’arte, un insieme decisamente appetibile per i turisti, sia italiani che stranieri, che vedono il nostro Paese come meta ideale per percorsi all’insegna del gusto e alla scoperta di prodotti di qualità e bellezze artistiche e naturali di grande suggestione.

Anche da parte nostra, che da anni cerchiamo di promuovere l’Oleoturismo come attività turistica che coniuga la qualità del prodotto con la conoscenza del produttore e del territorio di produzione, va il plauso al dinamismo del Sen. Dario Stefàno e dell’Associazione delle Città dell’Olio, con l’aspettativa che questa legge fornisca nuova linfa  per la comprensione del mondo dell’Olio Extravergine di Oliva.