Sorriso e speranza ingredienti della vendemmia di Le Manzane

Domenica 6 settembre a San Pietro di Feletto nella tenuta dell’azienda Le Manzane
si è svolta la festa della raccolta dell’uva del Prosecco Superiore che ha coinvolto le famiglie di “Citta della Speranza”

LM_060915_Anna Balbinot (figlia), Ernesto Balbinot (titolare Le Manzane), Silvana Ceschin (moglie) e Marco Balbinot (figlio)

La gioia atavica della vendemmia ha rallegrato gli animi di oltre 400 persone che in due ore hanno raccolto oltre cento quintali d’uva a Docg da quasi un ettaro di vigna adiacente alla cantina; nascerà a fine anno un’etichetta dedicata – circa 9.000 bottiglie -, i cui proventi andranno in parte a “Città della Speranza”, insieme a tutte le donazioni raccolte nella giornata. È la quarta volta che la famiglia Balbinot, proprietaria di Le Manzane, organizza una vendemmia con finalità benefiche. In questa occasione è stata celebrata una fondazione nata venti anni fa con l’obiettivo di fare ricerca e applicarne i risultati nel mondo dell’oncoematologia dell’età infantile. Oggi, con il supporto della continua attività di ricerca di Città della Speranza – realizzata grazie a donazioni di cittadini -, l’ospedale di Padova è una delle poche eccellenze europee in grado di applicare o suggerire nuovi protocolli di cura per italiani e stranieri. La splendida giornata di sole, dopo i temporali della vigilia, ha illuminato un programma cominciato con il lavoro gioioso di grandi e piccini – la maggior parte volontari della fondazione, ma anche fruitori delle moderne terapie – tra i filari che, perfettamente inerbiti, hanno consentito la raccolta senza difficoltà degli speciali vendemmiatori, agevolati dalla posizione dei grappoli, posti nelle zone più basse delle spalliere.

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Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, non si è fatto scappare la vendemmia del suo gioiello Prosecco Superiore, ricordando ai presenti che i cittadini veneti sono al primo posto in Italia in termini di attività benefiche e palesando orgoglio e soddisfazione di come Città della Speranza metta a frutto l’aiuto di tutti. Mentre la tramoggia, la diraspatrice e la pressa, sotto il controllo dei tecnici di Le Manzane, preparavano il mosto alla decantazione (la fermentazione è partita il giorno successivo, 7 settembre), la musica, i giochi, e il cibo hanno intrattenuto grandi e piccini, protagonisti di una giornata di gioia e speranza che non dimenticheranno. (FD’A)