Brunello di Montalcino Rosildo di Franco Pacenti

Un Brunello di Montalcino speciale, dedicato all'uomo visionario che ha fondato l'azienda. La storia e il racconto dell'assaggio

Amore per le origini ed eleganza potente del territorio

Canalicchio, nel cuore della val d’Orcia, ha una incredibile vocazione per il sangiovese. Qui le uve crescono coccolate dal sole, nutrite da un suolo eccezionale e stimolate dagli sbalzi tra giorno e notte, che poco prima della vendemmia conferiscono tutto il carattere e l’espressione profonda di un territorio così unico. Tra queste colline, si erge l’azienda Franco Pacenti, che nel sangiovese e nella denominazione Brunello di Montalcino ci ha creduto sempre, a partire dal fondatore Rosildo Pacenti. Un uomo straordinario che da subito capì la potenzialità di quel territorio, producendo la prima bottiglia di Brunello di Montalcino nel 1966, un anno prima della fondazione nel 1967 del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. La famiglia Pacenti è, infatti, tra i venticinque padri fondatori, e oggi porta la qualità di questo vino in tutto il mondo. Proprio a Rosildo, alla sua dedizione per la viticoltura, per il lavoro e alla sua lungimiranza, è dedicato questo Brunello straordinario, ottenuto da un’accurata selezione di sangiovese e nato dalla volontà di unire il passato, il presente e il futuro dell’azienda e di tutti coloro che ne hanno fatto e ne fanno parte. Le uve utilizzate provengono infatti dall’ultimo vigneto impiantato da nonno Rosildo – Vigne della Creta, così chiamato per il particolare suolo su cui sono state messe a dimora – e la prima annata in cui è stato prodotto, il 2015, coincide con la prima vendemmia di Lorenzo Pacenti, suo nipote. Un legame tangibile che si percepisce assaggiando il vino e osservando la sua maniera di presentarsi, grazie all’elegante etichetta segnata dell’impronta del pollice di Lorenzo, a simboleggiare i due pilastri portanti dell’azienda: la traccia indissolubile della famiglia e l’imma-gine stilizzata dei filari di sangiovese, sparsi per oltre dieci ettari su quelle splendide colline. Rosildo viene affinato in botti di rovere francese da dieci ettolitri per trentasei mesi. Un tempo lungo e necessario, che gli permette di far esprimere ogni sua componente e far sì che si uniscano in un armonico, complesso e finissimo insieme. La sua unicità, viene valorizzata e rafforzata anche nell’esigua quantità di bottiglie prodotte: solamente mille per annata.

ROSILDO 2015
BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG
14,5% vol – € 110,00
Uve: sangiovese
Bottiglie prodotte: 1.000
Fine e gagliardo, è rosso rubino con riflessi granati e luminosi. Loquace, elegante, immediato, presente un frutto rosso e polposo che si fonde alle spezie di pepe, chiodi di garofano, noce moscata e poi toni balsamici di menta ed eucalipto. Un fiore carnoso di rosa e peonia gioca con mora, arancia rossa anche in scorze candite, prugna, chinotto, marasca, giuggiola, visciola sciroppata, mirtillo in confettura, ginepro e lampone fresco, anche in dolci gelatine. Toni invitanti di croccante alle mandorle e nocciole, praline e confetti dialogano con sentori di sottobosco, liquirizia e cacao amaro e con note di cioccolatino After Eight. Una sfumatura minerale di grafite incrementa la profondità dell’olfazione. Al palato è pieno e succoso, di buona struttura e dal tannino potente e ben integrato. Torna la danza di frutta, spezie e fiori, che lasciano poco a poco spazio ai ricordi balsamici, al minerale scuro, ai sentori di humus e bosco, al ginepro e infine a un profumato chinotto. Finale lungo, appagante, dai toni scuri ingentiliti dagli elegantissimi fiori. Da abbinare a un succulento filetto alla Rossini, con foie-gras e tartufo.