L’onda nuova di Zorzettig

La centenaria azienda vinicola friulana dei Colli Orientali, Zorzettig, compie un altro passo nel suo progetto di qualità e autenticità con una immagine innovativa che ridisegna tutta la produzione classica.
100 – 70 – 30 – 10 sono… le “misure” di Zorzettig un’azienda nata oltre cento anni fa, che da settanta anni imbottiglia il suo vino, da trenta ha avviato importanti rinnovamenti nelle campagne, nella scelta e riqualificazione dei vigneti autoctoni e nelle tecniche di produzione e imbottigliamento, e in questi ultimi dieci anni ha sviluppato una visione olistica della qualità, migliorando ulteriormente l’azienda, il rispetto ambientale e l’amore sincero per la natura, la tradizione e le tecniche per la massima cura del prodotto, l’approccio al consumo di vino, offrendo nel bicchiere un prodotto autentico.
Tornare a Firenze fa sempre piacere, soprattutto se l’occasione ce l’ha fornita la presentazione della nuova linea commerciale dei vini dell’azienda Zorzettig, con un graditissimo invito a cena in uno dei migliori ristoranti fiorentini del momento, Casa di Cucina Da’ Pescatore, in una spettacolare location – una chiesa anglicana sconsacrata nel cuore di Firenze – che ci ha proposto per questa serata una”degustazione verticale” dedicata al baccalà.
Una rapida successione di meravigliosi piatti proposti dallo chef, Daniele Pescatore, con un tema specifico: le varie declinazioni e interpretazioni del baccalà in una gustosa e speciale immersione, scoprendo i suoi diversi sapori. Varianti tra sapidità, texture e cotture. Dal vapore alla frittura, passando per la brace. Il tutto abbinato ai vini friulani Zorzettig. Un’affascinante serata dove abbiamo potuto assaggiare quasi tutta la gamma dei vini della linea classica, presentati con la passione che le si addice, direttamente dalla titolare Annalisa Zorzettig, che ci ha spiegato il perché del restyling, non solo grafico, ma anche e soprattutto dei contenuti. Il sapiente lavoro dell’enologo Fabio Coser ci ha consegnato i vini in una versione sicuramente più elegante ma sempre all’insegna del legame con il territorio, mettendo in risalto le migliori caratteristiche delle varie tipologie. Il servizio perfetto e inappuntabile ha inoltre impreziosito la serata.
Siamo in piazza del Carmine, uno dei luoghi più caratteristici e affascinanti della città, grazie alla Basilica che ospita gli affreschi del Masaccio nella Cappella Brancacci. Nel cuore della Firenze autentica, nel quartiere di San Frediano, il più vivace umanamente e artisticamente della città toscana. Tutto scorre, il tempo ci attraversa senza che una stagione sia mai uguale all’altra e Zorzettig asseconda il normale lavoro della natura. Idee sempre in movimento di un’azienda che ha deciso di raccontare e condividere il percorso di evoluzione di questi anni anche attraverso il segno più immediato e visibile: un’etichetta che scorre da una bottiglia all’altra come un’onda di colore, disegnando armonie sempre nuove, come il vino che contiene. Una nuova immagine, che ridisegna tutta la produzione “classica” di Zorzettig. Anche il logo aziendale sulla nuova etichetta presenta un segno grafico nuovo e stilizzato, dove la Z di Zorzettig esce in rilievo, assieme alla G di Giuseppe, padre di Annalisa ed esempio imprescindibile di un passato che evolve nella continuità e nella tradizione.
È qui che si trova Da’ Pescatore, la Casa di Cucina di Daniele Pescatore, dove lo chef partenopeo sta vivendo un nuovo inizio, un ritorno che conferma Firenze come città di adozione. La location è eccezionale: una chiesa anglicana sconsacrata il cui primo restyling è stato eseguito dall’estro dell’architetto Italo Rota, a cui è seguita una successiva ristrutturazione ad opera dell’architetto Fabrizio Gola con la collaborazione di Ilaria Legato. Entrando si percepisce immediatamente la straordinarietà del luogo, persino dalla scelta di speciali lampade da tavolo, che regalano un calore speciale alla location.
Da citare la nuova destinazione dell’abside, meravigliosamente affrescata, spazio scelto per mettere in risalto il vino, meglio visibile dal piano superiore. La personalità di Daniele, sempre in continua evoluzione, nasconde una costante volontà di migliorarsi, di andare “oltre” con umiltà e passione e la nascita di Casa di Cucina ha consolidato l’affermazione di uno stile riconoscibile dello chef campano, che sa essere giocoso ma sempre rigoroso. Questa chiave ludica si ritrova in tante piccole “provocazioni” di Pescatore, ed è così che gli ospiti sono stimolati a mangiare con le mani, a bere cose inaspettate e invitati a non usare il pane.
Protagonista il mare attraverso interpretazioni e personalizzazioni di piatti della tradizione in chiave contemporanea. Ed è così che antico e moderno si fondono. Grazia, raffinatezza e leggerezza le parole chiave che riassumono al meglio la cucina di Daniele Pescatore, metodo giapponese e ritmo spagnolo, due anime di questa cucina apparentemente lontane, ma forti passioni per lo chef. I piatti non seguono mai schemi tradizionali ed ordinati, ma si alternano con tante portate in un susseguirsi di esperienze gustative, che trasformano una cena in una serie di momenti intensi, divertenti e movimentati. Ecco qua il ritmo spagnolo. Dalla cultura giapponese, lo chef campano, ha invece appreso in primis la perseveranza, la leggerezza. La materia prima è trattata spesso con minimalismo, sia nei tagli che nelle lavorazioni, con un impegno verso la chiarezza dei gusti, senza perdere l’intensità dei sapori. Ma i fondamentali della cucina italiana restano fonte d’ispirazione per le ricette base, strizzando l’occhio anche all’aspetto salutistico caratterizzando la sua cucina con l’uso di pochi grassi, utilizzati quasi solo a crudo e non in cottura.
Da’ Pescatore Casa di Cucina
Piazza del Carmine 7R, Firenze
Tel. +39 055 219978
19.30 – 22.30
Chiuso: domenica
sito web: dapescatore.com
di Luciano Nebbia