Bortolomiol, Il Segreto di Giuliano

Il sogno del Prosecco affermato, il segreto di un grande rosso di Toscana materializzato

Realtà di successo nel mondo del Prosecco Superiore Docg, in quel di Valdobbiadene, Bortolomiol è un’azienda familiare tutta al femminile. Le quattro sorelle Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana sono al timone sotto lo sguardo vigile di mamma Ottavia che ha visto nascere questa straordinaria realtà spumantistica e ha sempre ricoperto funzioni strategiche per la sua affermazione; oggi, nonostante abbia superato da tempo i requisiti per la meritata pensione, quotidianamente si reca in azienda.

Cinque donne che incarnano l’eredità umana e professionale di Giuliano Bortolomiol, uno dei grandi artefici del fenomeno Prosecco, nato nel 1922 e venuto a mancare nel 2000.

Nel secondo dopo guerra, il Prosecco era principalmente un vino consumato localmente, in gran parte fermo e leggero. La spumantizzazione era portata avanti da Carpenè Malvolti e Giuliano in quella fase post bellica, che viveva dell’abbandono dell’agricoltura di collina per fame – si cercava lavoro in pianura, dove c’erano maggiori esigenze di ricostruzione e nascevano le prime fabbriche -, dette un contributo sostanziale per far rinascere la viticoltura. Tecnico esperto di spumantizzazione, aveva due sogni, quello di portare al successo il Prosecco delle colline di Valdobbiadene e di Conegliano e di realizzare una versione brut, che avesse quindi un maggiore appeal internazionale. Oggi, siamo tutti testimoni della realizzazione dei sogni di un uomo visionario.

Nel suo privato Giuliano era talmente appassionato che non poteva mai dimenticare il vino, neanche quando d’estate andava in vacanza con la moglie e le quattro figlie a Montecatini, in Toscana. Innamorato dei rossi toscani, spesso si allontanava per fare le sue degustazioni o si fermava durante il viaggio, coinvolgendo moglie e figlie che restano in sua attesa, per poter effettuare assaggi. Un sogno segreto quello di realizzare un grande rosso toscano, che la sua vita, già molto piena del suo straordinario impegno per il Prosecco spumante e interrotta da una malattia, non gli ha consentito di realizzare. Le quattro figlie hanno sempre saputo della sua passione, si manifestava in modo evidente in tutti i viaggi, ma hanno anche ritrovato un vecchio scritto del padre in cui veniva manifestato il sogno di realizzare un grande rosso in Toscana.

Quando nel 2014 cominciò il rapporto con Roberto Cipresso, famoso enologo veneto, da sempre impegnato sui grandi rossi toscani, la consulenza era ovviamente focalizzata sul territorio del Prosecco Superiore (nel 2010 il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Doc diventa Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg, definendo così una sostanziale differenza con la neonata grande denominazione essenzialmente di pianura del Prosecco Doc), ma certamente questo incontro ha fatto immediatamente germogliare l’idea sopita nell’animo delle quattro sorelle. Le Bortolomiol co

Bortolomiol, Il Segreto di Giuliano

n Cipresso si mettono presto alla ricerca della vigna giusta in Toscana. Siamo a Montalcino, al confine con la famosa Docg, in zona nord est, a trecento metri di altitudine, vicino a Castel Verdelli, un’affascinante struttura medievale. I suoli sono argilloso-tufacei, dotati di impianti a cordone speronato di cinquemila ceppi per ettaro. Per realizzare Il Segreto di Giuliano la produzione è stata limitata a un chilogrammo di uva per pianta. La fermentazione è stata svolta in tini troncoconici in legno, a temperatura controllata, il vino ha poi maturato in barrique di rovere francese per dodici mesi. Nel calice si ritrova la Toscana tanto amata da Giuliano in un’espressione molto attuale, fatta di personalità ed eleganza, catturata dal territorio grazie al sangiovese, integrato dall’alicante. Tutta l’eredità di Giuliano è ora al sicuro. (F.D’A.)

Il segreto di Giuliano 2016Bortolomiol, Il Segreto di Giuliano

Toscana Igt

14% vol – € 32,00

Uve: sangiovese 85%, alicante 15%

Bottiglie prodotte: 2675

www.bortolomiol.com

Rosso di gran carattere, profondo di frutto balsamico, floreale e speziato con sfumature intriganti, ha bocca grintosa, invitante la beva. Di colore rubino scuro con l’unghia violacea, è coinvolgente, nitido e subito leggibile al naso nel tratteggio elegante di aromi di rosa e viola che dialogano col frutto mentolato fresco di mora, mirtillo, visciola, bacca di mirto, marasca, percorsi da respiri speziati articolati che ricordano pepe, chiodi di garofano, ginepro, liquirizia e vaniglia. Sulla scia di quest’ultima si amplifica la nota dolce fondendosi con cenni di nocciole e noci gentilmente tostate, sfumate da riflessi di cioccolato fondente. Non manca un’avvolgente nota minerale di grafite, giustapposta alle freschezze dolci del frutto in sciroppo, e un’intrigante percezione di tabacco con vivaci cenni di maggiorana. Subito bilanciato al palato, manifesta una bella e invitante grinta, data dalla sinergia acido-sapida e dal tannino ben definito che cresce in progressione, integrata nella tessitura, coadiuvata dalla giusta morbidezza. L’insieme è dinamico, elegante, di gran carattere, caratterizzato da ritorni aromatici subito di frutto e spezie che sullo slancio vengono accompagnati e superati dalla mineralità speziata di grafite e liquirizia. Di gran potenziale.