Federico Giotto e i suoi Wine Listeners

Ascoltare il territorio e il produttore per realizzare vini fortemente identitari, interpreti fedeli del luogo e delle persone che lo vivono

I Giotto Wine Listeners fanno consulenza enologica, viticola, con un proprio laboratorio di analisi, oltre a formazione, ricerca e sviluppo dal 2006, seguita dall’apertura nel 2011 del laboratorio enologico. Oltre all’Italia, con cantine provenienti dalle più diverse aree vitivinicole, seguono realtà dalla Spagna alla Georgia, dall’Est Europa a Israele, dall’India alla Croazia.

La loro mission è compresa in questa presentazione di Federico Giotto: “Solo tramite l’ascolto di un territorio, di un vitigno, di un produttore siamo in grado di leggerne i talenti e comprenderne il potenziale. La nostra progettazione di un vino nasce dall’ascolto. A un luogo del vino non facciamo altro che chiedere ciò che è intrinseco nella sua natura ed è capace di dare, anche se ancora non ne è consapevole. L’unicità di ciascun progetto deriva poi dall’ascolto del produttore, che inevitabilmente finisce per firmare i suoi prodotti”.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners
In laboratorio

Federico Giotto (nella foto di apertura), fondatore e amministratore delegato, è enologo virtuoso e all’avanguardia, da sempre molto attivo nel campo della ricerca e sperimentazione del settore vinicolo. Ha saputo dare forma a una visione imprenditoriale che ha come chiave e perno il concetto di identità per realizzare vini che siano interpreti fedeli e credibili delle persone e del territorio cui appartengono.

Fa parte del team Mattia Calesso, enologo responsabile di progetto dell’azienda. Racconta: “I Wine Listeners hanno la capacità di far convergere professionalità e competenze diverse verso una visione e un pensiero comune. Ritengo che sia proprio questo aspetto a contraddistinguerci rispetto ad altre realtà di consulenza in Italia e nel mondo, il fatto di non avere cioè una personalità che emerge sulle altre ma piuttosto di tendere tutti verso una visione che condividiamo e verso cui tendiamo, portando ognuno la nostra identità”.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners
In vigna, misuratoredi clorofilla

“Una visione – come spiega Alessandro Bellotto, anche lui enologo responsabile di progetto dell’azienda -, che ha permesso di creare una realtà stabile e di lungo respiro, composta da un gruppo di lavoro interno molto attento, presente e competente, elemento che si è dimostrato un fattore determinante all’interno, ma soprattutto nel rapporto con i nostri clienti, alcuni dei quali seguiamo da oltre un decennio”.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners
Un momento della degustazione

“Siamo di fronte a un momento storico molto particolare – riflette quindi Giotto – ricco di sfide ma come sempre accade anche di grandi opportunità. Le aziende vitivinicole possono fare scelte strategiche importanti sia dal punto di vista produttivo che ambientale, oltre che d’impatto economico e sociale. Temi questi fino a ora spesso confusi e per alcuni versi abusati, ma che oggi trovano sempre più un senso nel fatto che per produrre vini più ‘integrali’ e sostenibili occorre conoscere di più e meglio”.

Ecco allora quattro vini che sono il risultato di questa interazione di Giotto Wine Listeners con le relative aziende.

La degustazione

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners

Sorelle Bronca
Particella 232 Extra Brut

È il frutto dellaa vinificazione del vitigno glera per il 90%, di uve di bianchetta e perera per il 10%, dall’area di Farrò di Follina. Alla vendemmia manuale in cassetta segue la pressatura sequenziale di uva intera, fermentazione in acciaio e sosta sui lieviti per almeno 4 mesi. La presa di spuma con il metodo Martinotti vede utilizzo del mosto della medesima particella al posto dello zucchero, cosa che dovrebbe garantire maggiore longevià. Calice di colore giallo paglierino, dotato di bollicine fini e persistente. Al naso si esprime con sentori di frutta a polpa gialla e note di glicine e mughetto. Al palato è fresco, con un piacevole equilibrio, chiudendo con lievi toni di mandorla.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners

Polje
Valnoi Collio Friulano Doc 2022
Le uve provengono da vigneti di 30 – 40 anni, in un territorio dove ci sono delle doline. L’uva, vendemmiata a piena maturazione viene vinificata con macerazione e alzata di cappello. Un vino progettato per essere longevo, assaggiato in anteprima dato che uscirà in autunno. Dotato di un colore giallo paglierino dalla luce verdolina, ha un naso agrumato, poi di frutta gialla matura, seguito da erbe. All’assaggio è sapido, fresco, già impattante e snello al tempo stesso.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners

Italo Cescon
Madre Veneto Bianco Igt 2021
Da 100% Manzoni bianco, prodotto in regime di viticoltura biologica, con densità d’impianto di ottomila piante per ettaro per una resa di soli 45 ettolitri. La vendemmia avviene a mano con cernita dei migliori grappoli. Per la vinificazione, dopo una lunga pressatura soffice da uve intere caricate a mano, il mosto comincia la fermentazione in cemento per completarla in tonneau. Affina fino a marzo sui propri lieviti, completando la maturazione con almeno un anno in bottiglia. Calice di colore giallo paglierino con note verdoline, al naso è generoso nel porgere aromi di pesca gialla, acacia, scorza di cedro ed erbe aromatiche a chiudere. Al palato ha un’esaltante freschezza, un’equilibrata acidità, eleganza e palesa, sin d’ora, la sua grande longevità.

Federico Giotto e i suoi Wine Listeners

Le Fraghe
Traccia di Rosa Bardolino Chiaretto
Doc 2021
Le migliori uve di corvina al 90% e rondinella 10%, vengono selezionate e raccolte a mano in vigna. L’uva arrivata in cantina viene raffreddata in cella frigo per una notte, quindi diraspata e inviata in un serbatoio termo-condizionato di acciaio. Dopo circa 6 ore si procede all’estrazione del mosto fiore rosato, con una resa in mosto del 25%. Il mosto, decantato a freddo, è inviato in cemento per la fermentazione spontanea. Poi il vino rimane in cemento, sulle proprie fecce fini mantenute in sospensione mediante bâtonnage. L’imbottigliamento, senza filtrazione, viene eseguito a giugno. Dopo un colore rosa tenue con leggeri riflessi ramati, ha al naso note fruttate di susina, pesca a polpa gialla e albicocca, già con lievi sentori di arancia candita. Al palato la freschezza acida è ben percepibile, con un finale sapido e persistente.

Photo @ Giotto Wine Listeners