Aquila Reale Cesarini Sforza. Storia di un'eccellenza

Aquila Reale Cesarini Sforza. Storia di un'eccellenza

 
 
Fondata nel 1974 a Trento da Lamberto Cesarini Sforza, che raccolse l’eredità del casato della nobile famiglia aristocratica e ne regalò alla maison il prezioso stemma araldico, l’azienda vinicola si è dedicata da sempre e solo alla produzione di grandissimi spumanti. Nei primi anni ottanta, in seguito al crescente apprezzamento riscontrato dai suoi Spumanti in tutta Italia, nasce il desiderio di dar vita a un Metodo Classico di altissimo livello, prodotto in poche bottiglie, ma in grado di condensare in sé tutta l’energia e il potenziale del territorio trentino. Grazie anche alla consulenza del Professor Defrancesco, viene messa a punto la prima riserva di 36 mesi, ottenuta da sole uve Chardonnay, prodotta in appena 5/6.000 bottiglie. I primi assaggi sono entusiasmanti e portano unanimi a scegliere di porre il nuovo nato sotto l’egida dell’Aquila Reale, simbolo della casata di cui l’azienda porta il nome e stemma della città di Trento. Un prodotto capace di condensare il carattere alto, possente e unico del Trentino. E’ così che nasce Aquila Reale.
Quindici anni dopo Aquila Reale fa un ulteriore passo verso l’eccellenza diventando un vero e proprio cru: dal 2001 viene infatti prodotto a partire da un unico vigneto di Chardonnay coltivato a Maso Sette Fontane, podere della Val di Cembra che fin dal 1700 è dedito alla produzione di uve pregiate. Qui l’altitudine di 500 metri sul livello del mare, il profilo dei terreni collinari con presenza di Dolomia e il particolare microclima influenzato dall’Ora del Garda, contribuiscono a creare questo Metodo Classico di incredibile personalità.
Oggi Aquila Reale è prodotto in poco più di 8.000 bottiglie e continua a rappresentare un simbolo di assoluto valore della produzione vitivinicola a marchio TrentoDoc e più in generale dell’intero Trentino.
Di Redazione