Il latte? Da oggi diventa “cool”, moderno e inaspettato!

Il racconto di una serata che ha avuto come tema protagonista, una delle materie prime che ci accompagna fin dalla nascita

Con una cena esclusiva presso la Lanterna a Roma , si è dato il via alla campagna “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!” promossa dal Settore lattiero-Caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, realizzata da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione Europea.

Lo scopo della campagna è quello di cambiare il modo di guardare e consumare i prodotti del settore lattiero – caseario, in un chiave diversa, “cool” e moderna, con lo scopo di conquistare il pubblico dei più giovani. Una recente indagine infatti dichiara che i Millennial e la Generazione Z sono i consumatori che più si sono allontanati dal consumo di questo genere di prodotti. EIT Food, la community istituita dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, su oltre 2.000 giovani europei fra i 18 e i 24 anni (Health, nutrition and Gen Z: what do young people want from the food system?, luglio 2021), ha rivelato che il 61% dei giovani ha difficoltà nel gestire un’alimentazione sana, dal momento che ci sono molti input e spesso tra di loro sono contrastanti.

Il latte? Da oggi diventa "cool", moderno e inaspettato!

La generazione “Greta Thunberg” e le precedenti sono molto coscienziose e vogliono sapere da dove il cibo arriva e come viene prodotto. Non solo, troppo spesso i giovani non hanno riferimenti per informarsi diversi dalle piattaforme social, in particolare TikTok e Instagram (le più gettonate), dal momento che le ritengono fonti più attendibili rispetto ad altre figure della comunicazione e dell’informazione. In questo preciso punto entrano in gioco i giornalisti e gli influencer.

In un momento in cui chiunque, e i giovani in particolare, credono di poter aver accesso direttamente alle notizie Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari –  riteniamo fondamentale lavorare al fianco degli influencer per produrre contenuti di qualità, ma siamo anche convinti che la mediazione svolta dal giornalista mantenga un ruolo insostituibile per distinguere la veridicità delle fonti e per dare credito ai fatti”.

La stampa e gli influencer sono loro i destinatari di questa campagna che avrà molte attività inclusi percorsi informativi sul nuovo modo di percepire il latte e i suoi derivati. Altri protagonisti saranno naturalmente gli chef, i food blogger e i mixologist pronti a reinventare il latte, uno dei prodotti più importanti del nostro Paese.

Già il menu della serata mette in evidenza la voglia di sorprendere. Si comincia con un cocktail al sapore di latte. Qualcuno ha pensato subito alla bevanda miracolosa del film Arancia Meccanica, del resto il regista Stanley Kubrick era un visionario e chissà che già negli anni 70 non avesse capito gli effetti benefici del cibo “madre” per eccellenza: il latte. La suggestione può starci ma “Think Milk Cocktail”, è un cocktail dei nostri tempi, ideato da Simone Bani, noto e pluripremiato mixologist, e farebbe invidia ai protagonisti del film sopra menzionato. Si potrebbe dire, parafrasando questa volta una canzone di un film ancora più antico, basta un poco di latte, di gin, di Cointreau, di sciroppo di cioccolato e di succo di limone… e la pillola va giù!

Il latte? Da oggi diventa "cool", moderno e inaspettato!

Se fare un cocktail al latte può sorprendere relativamente, sul resto del menu ci sono portate sicuramente molto originali, come il Cappuccino di baccalà con crema di patate dell’alta Tuscia, oppure la panna cotta di mozzarella di Bufala Campana DOP, acqua di pomodoro e riduzione di basilico. Tra i primi è impossibile non citare il Risolatte al Parmigiano Reggiano DOP e pepe con zeste di limone candido o il Filetto di vitella con salsa di Grana Padano DOP su crema di patate.

Missione riuscita: sorprendere si può e questi piatti sono esplorazioni per il palato e bellezza per gli occhi. Il nome della serata infatti si chiamava “Unexpected Milk Experience”, il latte che non ti aspetti.  

Il menu per informare chi informa. Questo è uno dei compiti che la campagna Think Milk, Taste Europe, Be Smart! Bisogna conoscere ciò che si va a raccontare.

Del resto il settore di cui stiamo scrivendo ha dei numeri importanti che meritano una lettura attenta. Infatti la filiera lattiero casearia del sistema cooperativo italiano è un’eccellenza nella produzione europea. Sono 600 le cooperative impegnate nel settore: fatturano 7 miliardi di euro, danno lavoro a oltre 13.000 persone con 17.000 stalle associate. Fra i prodotti lattiero caseari i formaggi che si hanno ottenuto i marchi europei DOP e IGP rappresentano ben il 50% dell’intera produzione casearia nazionale, settore in cui l’Italia detiene una leadership assoluta a livello mondiale con 56 formaggi DOP e IGP riconosciuti.

Il latte? Da oggi diventa "cool", moderno e inaspettato!

Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, durerà 3 anni e si svolgerà in Italia e Germania. Punterà su alcuni valori fondamentali del latte e dei latticini prodotti nell’Unione Europea: sicurezza, tracciabilità, qualità, proprietà nutrizionali, sostenibilità. La filiera lattiero casearia europea utilizza, infatti, tecnologie avanzate e innovative, con l’obiettivo di rendere la produzione, la distribuzione e il consumo degli alimenti sempre più sicuri e sostenibili. Il latte e i latticini Made in EU possiedono elevate qualità e sicurezza, mantenendo intatte le proprietà microbiologiche e organolettiche nonché tutti gli elementi nutritivi che li rendono così preziosi per una dieta bilanciata ed equilibrata.

I prodotti europei tengono in massima considerazione anche il benessere animale, tra le priorità degli standard produttivi dell’Unione Europea, che sono tra i più alti al mondo in materia.

Il Latte e tutti i latticini rientrano nell’alimentazione sostenibile, così come da definizione della FAO/OMS, ossia adottare modelli alimentari che: promuovono tutte le dimensioni della salute e del benessere degli individui; hanno bassa pressione e impatto ambientale; sono accessibili, convenienti, sicuri ed equi.

Inoltre tra le raccomandazioni internazionali c’è quella di ridurre gli sprechi. Al vertice della classifica degli alimenti più “sprecati” si trovano la frutta e le verdure fresche mentre i latticini, così come la carne, non solo vengono meno sprecati (si pensa per il valore economico percepito come più alto) ma si dimostrano anche virtuosi lungo l’intera filiera. In particolare, le filiere locali tipiche dei prodotti DOP che hanno un punto di forza in quanto a sostenibilità, perché materie prime e fasi di lavorazione si concentrano in un territorio limitato, evitando lunghi trasporti che incidono sull’impronta ecologica.

Infine non dimentichiamo le proprietà del latte che è il primo alimento con il quale veniamo a contatto sin dai primi giorni di vita. E’ uno dei pochi alimenti che si può definire completo. Il latte contiene tutti i macronutrienti indispensabili al nutrimento: carboidrati, proteine, grassi, oltre a vitamine, calcio e altri minerali importanti per stare bene a tutte le età.