Primo Festival del Carciofo Romanesco: 6-8 aprile 2022
All’antico Ghetto si celebra una specialità intimamente legata alla tradizione romana per rilanciare il turismo e ristorazione

“Semo romani, ma romaneschi di più” è lo slogan, mutuato dai versi del cantautore romano Lando Fiorini, che meglio rappresenta la prima edizione del Festival del Carciofo Romanesco. L’iniziativa partirà mercoledì 6 aprile alle ore 11, con la partecipazione delle istituzioni partner e della presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi. Dopo l’inaugurazione, si apriranno le danze a tre giornate dedicate alla degustazione in dodici ristoranti facenti parte del Portico di Ottavia, che sia pranzo sia a cena offriranno originali proposte studiate per esaltare il carciofo romanesco, con piatti classici e interessanti rivisitazioni.

A distinguere l’iniziativa da altri Festival, sarà proprio il luogo dove si terrà l’evento: l’ex ghetto, nel cuore di Roma. È infatti qui che il carciofo ha trovato la sua migliore declinazione culinaria, per poi diventare orgoglio per i romani e attrattiva per i turisti. E ripercorrendo le origini della tradizione culinaria romana e giudaico-romanesca, il carciofo verrà anche valorizzato come un alimento cardine della dieta mediterranea e quindi come elemento nutritivo, salutare e dalle rinomate proprietà nutraceutiche. Da qui si evince l’ambizione del progetto, che intende unire la valorizzazione di un prodotto tipicamente del Lazio e cardine della cucina romana alla riscoperta del territorio e delle sue potenzialità turistiche.

Non solo cucina: il rilancio dei servizi e della ristorazione partendo dall’identità del carciofo
Di questo e molto altro si è parlato durante la presentazione del progetto nel corso del convegno del 31 marzo intitolato “Il carciofo romanesco: risorsa per l’agricoltura, la salute, il turismo e l’identità di Roma”, presso l’Universitas Mercatorum nello splendido Palazzo Costaguti di Piazza Mattei. Introdotti da Giovanni Cannata, Rettore Universitas Mercatorum, sono intervenuti Aurora Cavallo, Francesco Maria Olivieri, Giovannangelo Oriani della Universitas Mercatorum; Valter Giammaria, presidente Confesercenti; Daniele Leodori, vice presidente Regione Lazio; Sabrina Alfonsi, assessore all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Comune di Roma; Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi, sport e turismo Comune di Roma; David Granieri, presidente Coldiretti Lazio; Lorenza Bonaccorsi, presidente I Municipio Roma; Claudio Pica, presidente Fiepet Roma; Massimo Pallottini, amministratore delegato Centro Agroalimentare Roma; Mario Ciarla, presidente Arsial; Silvia Migliaccio, segretario Società italiana scienza alimentazione (Sisa); Angelo Di Porto, vicepresidente Fiepet Roma e presidente Associazione Portico di Ottavia. A moderare il giornalista Daniel Della Seta, autore e conduttore di “L’Italia Che Va…” su Radio RAI e della rubrica TV “In Punta di Forchetta”.

“Il carciofo romanesco non è solo una specialità agronomica, un prodotto della biodiversità vegetale laziale che è possibile acquistare e consumare secondo criteri di stagionalità e territorialità – afferma l’assessore Sabrina Alfonsi -, il carciofo romanesco è prodotto dell’ingegno e della capacità dell’uomo di agire sulla natura per trasformarla a suo benefico vantaggio. In quanto prodotto dell’abilità trasformativa dell’uomo, il carciofo romanesco è espressione e prodotto di cultura. Un prodotto di cultura che ha reso il cynara scolymus un ortaggio dotato del massimo dell’efficienza alimentare. Un’efficienza pensata, voluta e perseguita attraverso procedimenti di selezione e di sperimentazione che hanno dato luogo a un ortaggio in cui la parte destinata allo scarto è stata resa minima a vantaggio della resa alimentare, della palatabilità e dell’esperienza gustativa. Il Carciofo romanesco, insomma, è arte botanica, sostenibilità nel piatto, singolarità gastronomica. È identità a tavola”.

Ed è dalla consapevolezza di queste ricchezze che compongono il territorio laziale, che può ripartire l’attività della ristorazione di qualità e un turismo enogastronomico più consapevole e ricercato. “Creare un appuntamento che valorizzi la tipicità della cucina romana è fondamentale per sviluppare l’identità di Roma nel mondo. I turisti cercano sempre di più prodotti di qualità tipici della nostra città per vivere un’esperienza da ricordare”, ha aggiunto l’assessore Alessandro Onorato.
Festival del Carciofo romanesco a Portico d’Ottavia 6-7-8 Aprile 2022
Informazioni, contatti e programma al sito: www.festivaldelcarcioforomanesco.com
