Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino

Siamo nella sezione delle vecchie annate, i metodo classico con almeno 5 anni di sboccatura, i Martinotti in bottiglia da oltre 3 anni

Quinta edizione della sezione Vintage della nostra guida. È nata per colpa della nostra passione, trovandoci spesso ad assaggiare bottiglie custodite da produttori, ristoratori o noi stessi da anni, scoprendone la piacevolezza e la capacità seduttiva. L’avevamo ribattezzata la sezione dei vini “dimenticati”, quelle bollicine che nelle nostre cantine annegano sotto bottiglie più nuove. Quando le scopriamo decidiamo di metterle subito alla prova, immaginando di doverle scolare… nel lavandino e invece? Sorpresa, il vino è cambiato, accattivante, coinvolgente, ancora vivo e succoso; magari lo ricordavate appena teso e ora invece è magnifico. A dirla tutta, quest’ultimo aspetto ha anche una valenza tecnica. Alcuni vini che presentano una certa tensione che non ci fa esclamare “5 sfere”, assegnandogli mezzo o un punto in meno, qualche anno dopo diventano perfetti. I più appassionati possono andarsi a cercare le degustazioni dei vini che trovate in questa sezione risalenti all’anno di commercializzazione, quando li assaggiammo per inserirli nella guida. Può essere molto interessante. Tornando al puro piacere edonistico, si entra in questa sezione tenendo da un lato gli aspetti puramente tecnici per abbandonarsi all’assaggio spontaneo. Certo, i vini devono manifestare integrità, condizione necessaria affinché possano piacere, poi contano solo le sensazioni non misurabili, la gioia che il calice sa trasmettere. Capite che per realizzare questo spazio anche noi ci lasciamo in parte andare al piacere sociale del bere, della condivisione, pur conservando ben salda la nostra capacità di giudicare e raccontare. Insomma, sorprendetevi con i vini “Vintage” e sperimentate al più presto l’assaggio di qualche bottiglia di qualità, conservata da almeno due-tre anni. Un ringraziamento ai nostri produttori che ci consentono la realizzazione di questo spazio, mettendoci a disposizione le bottiglie, non senza coraggio, visto che ne capitano alcune non a posto, che restano fuori. Il tappo nel bene e nel male è l’elemento che condiziona l’evoluzione in bottiglia di un vino, talvolta ci fa gioire, altre imprecare, ma molto meno frequentemente. E allora, buona immersione nelle vecchie annate. (F.D’A.)

Franciacorta Rosé Brut Edizione 2012
Barone Pizzini
Uve: pinot nero
Gradazione alcolica: 12
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: maggio 2016
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Impertinente con garbo
Bellissimo il colore rosa carico con riflessi arancio, molto brillante. Il naso è intenso, energico, rigoroso ma non subito leggibile. Poi si apre su note di prugna, chinotto, tamarindo, albicocca, arancia e amarena, anche sotto spirito e in confettura, pasta di mandorle alla ciliegia, melagrana, granatina e ancora note dolci di zuppa inglese, cioccolato fondente, scorza di arancia candita ricoperta di cioccolato, mon chéri, after eight, buccia di pomodoro candita e quindi mirto in foglie e in bacche e tabacco Kentucky. Anche in bocca è rigoroso ma vivace e di forte sapidità, ben bilanciata dalla grande succosità. Buona anche la trama gustativa con ritorni estremamente fruttati e nuance minerali. La sapidità e la tannicità vengono equilibrati dalla freschezza succosa. Bello il finale di curcuma in un voluminoso gioco dinamico tra sentori, corpo, freschezza e acidità.
Franciacorta Vintage Collection Dosage Zéro 2013
Ca’ del Bosco
Uve: chardonnay 65%, pinot nero 22%, pinot bianco 13%
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: inverno 2017/2018
Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino
Energico e profondo
Dorato intenso e brillante, accoglie su note scure di pietra focaia e polvere da sparo, fuse con tostature di pane, sesamo, nocciole e pan brioche, con sbuffi di pasticceria al burro; si rivela poi dolce e vibrante il frutto di pera Kaiser, mandarancio, scorza di arancia e Mirabelle, mentre la fragranza arriva al panettone, sfumato da respiri di dalia e lillà; e ancora tocchi golosi di torta della nonna, in felice contrasto con le mineralità scure, ma anche con note di zucchero caramellato, tutti percorsi da respiri di menta e maggiorana… Bocca energica e vitale, potente nella dialettica acido-sapida, cremosa e di morbidezza sufficiente, caratterizzata da una lunga freschezza sferzante, mai spigolosa. Il retrolfatto riprende la tavolozza di chiaroscuri, in primo piano i lieviti da forno burrosi, dolci e salati, avvolti dalla mineralità qui raffinata e meno sfacciata.
Franciacorta Rosé 2014
Ferghettina
Uve: pinot nero
Gradazione alcolica: 12
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2018
Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino
Prestante armonia
Calice di una scintillante veste ramata di grande effetto visivo. Subito eloquente e disponibile al naso. Viola, peonia rossa e lavanda danzano in armonia con chinotto, tamarindo e melagrana. Tocchi di tè nero si fondono a note di carcadè, papavero, pepe e ricordi di anemone, seguiti da cumino, granatina, confettura di lamponi, ambra e canfora in una dialettica olfattiva tridimensionale. Poi ancora resina, ricordi di sorbetto al limone e note di ontano, con arancia rossa, confettura di rose, mela candita, confetto e la stuzzicante unione tra rosmarino e pino mugo dai risvolti balsamici. Espressivo nel suo bilanciamento, al sorso vira leggermente più deciso sulla sapidità, almeno nella fase iniziale, per poi donare una vispa freschezza, tuffandosi in una morbidezza amalgamante, che incoraggia a iosa la beva, mentre generoso ricorda la tavolozza del naso.
Franciacorta Freccianera Brut 2009
Fratelli Berlucchi
Uve: chardonnay e pinot bianco 90%, pinot nero 10%
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2015
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Il tempo è armonia
Calice dorato brillante, al naso è avvolgente ed elegante, caratterizzato da una fusione di percezioni che si esprimono in toni minerali gentili di pietra focaia, con tracce di polvere da sparo, mentre si avvertono cenni fioriti di pot-pourri e si aggiunge la frutta secca di anacardo, mandorla, nocciola e noce macadamia. Ecco il frutto, articolato dalla mela, alla prugna coscia di monaca, alla papaia, al melone bianco, alla melagrana, con le tostature avvolgenti di pane, pandolce e torta margherita, con tocchi di croccante, caramello salato e uva sultanina. Armonico il palato, salino, vitale, equilibrato, di sapidità spessa e acidità succosa, per un insieme che invita continuamente alla beva. Ricco di frutto, che si rivela fresco e goloso al retrolfatto, con i minerali e tanta pasticceria per un amalgama ritmato, dinamico, gioviale, lunghissimo e ancora vivo.
Franciacorta Sublimis Non Dosato 2008
Uberti
Uve: chardonnay
Gradazione alcolica: 13,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: gennaio 2016
Franciacorta Riserva Sublimis Non Dosato 2009 - Sparkle 2018
Magnifico e vitale
Giallo carico dorato, è intenso e subito disponibile nel fondere toni golosi tra frutto e pasticceria, con freschezze, minerali e aromatiche, e tostature. Subito fragranze di panettone con bagna alcolica ai fiori di arancio, insieme a miele, torrone bianco, mango e zenzero disidratati, arancia e cedro canditi e in marmellata, confettura di fichi, castagne e pesche, con tocchi di panforte e tostature di Pane Casareccio di Genzano; da subito si avverte una lunga scia di mandorla, nocciola, anacardo e arachide, tutti sfumati da pepe, timo, scisto e ardesia, in bel contrasto con respiri di camomilla. Bocca cremosa e avvolgente, sapida e di bel ritmo, grazie a un’acidità ancora vitale che sostiene la bella tavolozza del naso con un piglio vibrante di frutto agrumato, avvolto dalle note golose scoperte alla via diretta, e un timbro tostato che conquista. Lunghissimo.
Trento Riserva Perlé Bianco Extra Brut 2009
Ferrari
Uve: chardonnay
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2018
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Forever young
Giallo dorato intenso, porge mineralità scura che si sofferma su un blend di pietra focaia e polvere da sparo, con riverberi di ardesia. In progressione avvolgenze dolci di pasticceria, con inflessioni di croissant appena sfornato e pasta choux, fuse ad agrumi canditi in tutte le varianti fruttate. Canfora e resina si accompagnano a note di erica e tostature in serie, di noci, sesamo, anche in croccante, poi nocciole con sfumature di macis, baccello di vaniglia, pepe e zafferano. Per chiudere in bellezza, miele di castagno, mela cotta alla cannella, albicocca disidratata, dattero al cioccolato e soffi di carruba. Al sorso è spinto alla massima espressione da ogni prospettiva, in un tripudio massimalista in cui svetta la sapidità, fino ad accarezzare l’umami. Lunghissimo nella proiezione, dove sorprende con riverberi di pompelmo rosa, bergamotto e zenzero. Parola d’ordine:caleidoscopico.
Trento Riserva Madame Martis Brut 2008
Maso Martis
Uve: pinot nero 70%, chardonnay 25%, pinot meunier 5%
Gradazione alcolica: 13
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: febbraio 2018
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Sontuoso e vitale
Dorato con riflessi ambra, è intenso di polvere da sparo che si fonde con dolcezze di crosta di pandoro e panettone, mentre avvertiamo toni balsamici di pigna e cedro del Libano. Si allarga ampio su sentori di biscotti e crostata alla confettura di visciole, sfumati da vetiver e tabacco da pipa, con tocchi di muschio e funghi di terra; netto il frutto di kumquat, mela Renetta cotta, prugna e albicocca mature e disidratate, con soffi di pomelo e fejioa, timbri golosi di pera alla belle Helene, cenni di cioccolato bianco e miele. Bocca piena, equilibrata, vitale, cremosa, strutturata, veramente centrata e invitante; il frutto è più deciso, rinfrescato da toni vegetali di cardo e di zenzero, con una salinità elegante che allunga, stagliandosi nell’insieme avvolgente e ricco dei ritorni del naso, intarsiati da ricche note minerali, anche salgemma, con respiri di elicriso.
Valdobbiadene Rive di Colbertaldo Vigneto Giardino Asciutto 2019
Adami
Uve: glera
Gradazione alcolica: 11
Seconda fermentazione: tank
Sboccatura: –
Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino
Preziosa eleganza
Si presenta di un bel giallo chiaro con riflessi oro verde, molto luminoso. Approccio olfattivo veramente molto elegante e floreale, un vero e proprio bouquet nel quale riconosciamo fiori di pesco, calicanto e rosa, seguiti da una sequenza articolata e aggraziata in cui riconosciamo foglie di limone, burro di cacao, crema di burro, miele di sulla ed erbe aromatiche come rosmarino, maggiorana e dragoncello che poi evolvono in sensazioni balsamiche di eucalipto. Chiude su note rinfrescanti di scorza di limone, anche candita e foglie di lantana. Bocca anch’essa elegante, di dinamica viva, con ritorni perfettamente coerenti, ma con l’aggiunta di toni di frutta secca leggermente tostati e burro di arachidi, con una salinità in perfetto equilibrio con la freschezza e la morbidezza. Il retrolfatto coerente, chiude molto piacevolmente con un sentore di strudel di mele alla cannella.
Valdobbiadene Cartizze Dry 2019
Andreola
Uve: glera
Gradazione alcolica: 11,5
Seconda fermentazione: tank
Sboccatura: –
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Integrità euforica e profondità
Giallo luminoso con perlage fine, è originale nell’accogliere su toni di pasticceria che ricordano un pan di Spagna con leggera bagna alcolica, ananas sciroppato e crema pasticceria, mentre si rivelano i fiori di tiglio, camomilla, ginestra e gelsomino, con toni di mela, pera, cedro in nettare e candito, con aromi di mapo, yuzu e kumquat, con tratti vegetali freschi di menta glaciale, coriandolo ed erba Luigia. Scopriamo ora un altro strato aromatico dove ricorda elicriso, con vaghe tostature di nocciole, pane e caffè, con cenni di ginseng e zucchero a velo, insieme a cocco disidratato. Bocca cremosa, avvolgente, morbida, di bella dinamica grazie all’allungo salino, quasi vibrante, che sostiene una ricchezza fruttata in cui campeggia ananas, accompagnato da tocchi di pasticceria, respiri avvolgenti di salgemma e una delicata tostatura di dolci da forno.
Valdobbiadene Rive di Soligo Mas de Fer  Extra Dry 2016
Andreola
Uve: glera
Gradazione alcolica: 11,5
Seconda fermentazione: tank
Sboccatura: –
Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino
Sorprendente vitalità
Giallo definito, con inflessioni luminose, sorprende con una freschezza dissonante rispetto all’età, indugiando su sfumature vegetali di salvia, melissa, erba fresca, incenso verde, accompagnate da un’ampia vena floreale di giglio, peonia bianca e biancospino, accanto a toni di fiori di mora e malva, seguiti da tocchi di lavanda. Il tutto si sviluppa in un’atmosfera di pasticceria con bagna alcolica, tra ricordi di torta savarin, ananas sciroppato, albicocca disidratata, intervallati a note di cumino, zenzero fresco e menta piperita. Rimarchevole il bilanciamento al palato, in equilibrio tra salinità incisiva, tensione ancora dinamica ed effervescente cremosità, per una lunghezza proiettata che richiama note di menta, mango, cachi mela, dal sorso lungo e piacevolmente appagante. Abbiamo anche assaggiato il 2019 e il 2018, trovanod il primo invitante di frutti e fiori, ma meno vitale del 2016, il secondo goloso di pasticceria e fruttomaturo, di grande equilibrio in bocca.
Gran Cuvée Brut 2006
La Palazzola – Grilli
Uve: pinot nero 85%, chardonnay 15%
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2009
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Equilibrio sensuale
Ambra luminoso e brillante, ha bisogno di tempo e poi si porge complesso su toni di tè al bergamotto, miele di rovo, netta la nota tesa di funghi di terra, ben miscelata con timbri di cedro fresco, candito e in marmellata. Il tema agrumato di chinotto porta a note di carruba, accompagnate da sensazioni di rabarbaro, topinambur, genziana e vermouth, con cenni di tartufo, confettura di more e refoli di crema di marroni, finale di pot-pourri di agrumi. La bocca è succosa e golosa, curiosa la nota di arancia iniziale che apre le porte a un gioco di caramello, burro fuso, pastafrolla e strudel, con cenni minerali di grafite. Acidità e sapidità sono potenti, equilibrate e accarezzano il palato opulento, gli agrumi giocano con note tostate e di pasticceria, lasciando una carezza avvolgente e vellutata. La lunghezza, piena di umori, nonostante la ricchezza invita a un nuovo calice.
Sangiovese Rosé Brut 2005
La Palazzola – Grilli
Uve: sangiovese
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2008
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Sorprendentemente diverso e vitale
Rame deciso e molto luminoso, è particolare al naso nel gioco di contrasti tra freschezze e toni dolci piuttosto scuri, dalla cotognata, alla prugna disidratata, al panpepato, al cacao amaro, che incontrano note di yogurt con fragole, bergamotto, cedro, anche candito, nettare di arancia, alchechengi, guava e mango disidratato. Ecco note di miele di agrumi, insieme a cera e pappa reale, mentre avvertiamo nette percezioni di corbezzolo che incontrano toni di scisto e respiri aggraziati di rosa e violetta in caramella. Ingresso cremoso, voluminoso, avvolgente, poi le tensioni sapida e acida si rivelano nette, con una delicata pennellata tannica; in progressione la salinità vellutata sollecita tutto il palato senza disturbare, definendo uno stile più allungato nelle percezioni che largo come il naso, da quelle golose a quelle fruttate, con finale minerale di scisto.
Alarosa Brut
Vigne del Patrimonio
Uve: pinot nero 80%, chardonnay 20%
Gradazione alcolica: 12,5
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: primavera 2015
Sparkle 2024 vintage… il tempo del vino
Sulle ali del tempo
Il calice di colore oro carico con riflessi fulvi, porge subito aromi di chinotto con tocchi di rabarbaro e note balsamiche di cipresso. Seguono aromi di mirto, noce di cola, pesca, melagrana e melone bianco in una dialettica fruttata di chiaroscuri piuttosto avvenente; e ancora crema pasticcera con composta di amarene su una zeppola napoletana si fonde con sentori di vaniglia, nuance di cioccolato, sia nero che bianco, soffi di luppolo, sapa e bergamotto. Tocchi di gelso nero, note di nocciole tostate e pralinate e nuance di miele di rovo arricchiscono il quadro. Bocca cremosa e di salinità netta, è dotata di una pennellata tannica vitale e vagamente asciugante. Ricco di agrumi appena arriva in bocca, con tracce minerali di salgemma e scisto, si allarga su vegetali di rovo e mirto, con finale di salgemma, rabarbaro e caramello.
Daunia Sansevieria Rosé Brut 2015
d’Araprì
Uve: nero di Troia
Gradazione alcolica: 13
Seconda fermentazione: bottiglia
Sboccatura: 2018
daraprì sansevieria 2015 sparkle 2023 vintage
Evoluto e intrigante
Da bottiglia magnum. Calice rosa rame luminoso, accoglie su toni scuri di mora, prugna, anche disidratata, mirto e chinotto, avvolti da sentori di funghi e ardesia, rapidamente spinge sia su note dolci che parlano di confetture e di crostate, sia su speziature di pepe, cumino, zenzero disidratato e ginepro, con intriganti cenni di oliva nera. Ecco respiri profumati di pot-pourri di fiori, arance disidratate e cannella, mentre scopriamo il fico nero che si trasforma in sentori di panpepato, avvolti da sciroppo di visciole e gelatine di ciliegia, con tostature di pasticceria da forno e noci, dolcezze di cotognata in contrasto vitale con granatina e refoli balsamici. Bocca subito di grande equilibrio, dotata di acidità e succosa e di un apporto salino fine, su cui si allunga una delicata vena tannica che dà spessore, integrata da tessitura e morbidezza. Ricco di frutto più vitale che al naso, sostenuto dalla scia succosa, poi diventa speziato per finire sui toni minerali di ardesia.