Tenuta Hofstätter, il salotto 2022
Ogni anno Martin Foradori invita a cena alcuni rappresentanti della stampa, racconta l’annata, i piani futuri, si assaggia qualche vino e...

Non solo vecchie e nuove annate, da quest’anno, un nuovo gioco: abbiamo messo a confronto due vini dello stesso vigneto, di annate pressoché affini dal punto di vista climatico, ma distanti nel tempo, per mettere in risalto quanto abbia influito sia l’innalzamento termico, ma anche alcune tecniche introdotte in cantina successivamente negli anni, man mano che la tecnologia moderna le mette a disposizione. Negli ultimi anni, per esempio, sono state introdotte sul mercato delle macchine che riservano un trattamento delicato alle bucce, senza frantumarle; questo porta benefici al futuro vino perché produce meno feccia grossa; quindi, meno tendenza alla riduzione, sicuramente più finezza ed eleganza.
L’annata 2022 si è rivelata estremamente siccitosa, creando non poche difficolta ai produttori, un po’ ovunque in Italia; non è stato così in Alto Adige, dove le uve portate in cantina erano sane e di ottima qualità, oltre che offrire una ottima resa quantitativa.
Da trenta anni alla guida dell’azienda di famiglia e con altrettante vendemmie alle spalle, Martin Foradori ha accumulato dati ed esperienze tali da permettergli una lettura immediata delle annate in corso e gestirle nella maniera più giusta.

Le tendenze metereologiche ed il progressivo innalzamento termico gli hanno suggerito di abbandonare l’ormai incerta pratica dell’assemblaggio in cantina e fare, piuttosto, cru separati frazionando vigneti nella tenuta Barthenau a Mazon, in funzione delle peculiarità offerte da ogni singola zona, tenendo conto della composizione del terreno, esposizione e altitudine. I nuovi cru saranno sul mercato a partire dal 2024.
Tra qualche anno i figli Niklas ed Emma, che già respirano l’aria aziendale dopo aver maturato esperienze in giro per il mondo, saranno pronti ad assumere le redini dell’azienda.
La Degustazione
Kolbenhof 2003
Alto Adige Gewurtztraminer Doc
Le uve provengono da un vigneto della tenuta Kolbenhof di Termeno. Dopo una leggerissima pigiatura e un breve contatto mosto-bucce, la massa viene sottoposta a una soffice pressatura, quindi fermentazione e maturazione per otto mesi sui lieviti con bâtonnage settimanali.
Nel calice si presenta di colore giallo paglierino carico con riflessi verdognoli. I profumi vanno dalle erbe aromatiche (lavanda) ai fiori di rosa e, poi, tanta frutta: pesca, albicocca e frutto della passione oltre che frutti a pasta bianca. Il sorso è succoso e pieno, sapido, fresco, molto speziato e scorrevole. Nonostante gli otto grammi di residuo zuccherino!

Konrad Oberhofer Vigna Pirchschrait 2009
Alto Adige Gewurtztraminer Doc
Selezione di uve dalla vigna Pirchschrait del maso Kolbenhof; breve contatto con le bucce e fermentazione a temperatura controllata, il vino viene avviato a una lunga maturazione sui lieviti che dura dieci anni. Il colore è giallo paglierino carico e i profumi primari sono presenti in maniera delicata, ma persistente: si riconoscono pesca e nespola, oltre a note minerali e terziarie in genere molto sviluppate. Anche i sapori sono delicati, ma persistenti. Si sentono tutti i dieci anni passati sui lieviti. Il sorso è molto asciutto, ha conservato una buona acidità, ma sono esaltate le note sapide e speziate.

Michei di Michei 2020
Vigneti delle Dolomiti Pinot Nero Igt
Il maso Michei si trova nel trentino meridionale a altitudini che vanno dai settecentonovanta agli ottocentocinquanta metri; a queste altitudini l’uva, godendo di buona esposizione, matura in maniera graduale e le escursioni termiche le conferiscono un ottimo corredo olfattivo. Una parte delle uve (25%) viene posta in fermentazione a grappolo intero. Il vino matura un anno in barrique e, dopo l’assemblaggio, sosta ulteriori sei mesi in botte grande, prima di affinare per almeno sei mesi in bottiglia.
Veste color rubino e naso da grande Pinot, con profumi tipici di bosco, sottobosco e anche con il famoso odore di pollaio. Frutta fresca, rossa e nera, al palato, dove è sapido e non certo strutturato, ma gentile e fresco; una piacevole nocciolatura e una leggera speziatura chiudono il lunghissimo sorso.

Ludwig Barth Von Barthenau Vigna Roccolo 2016
Alto Adige Pinot Nero Doc
L’uva proviene da Vigna Roccolo (anticamente il Roccolo era un posto adibito alla cattura degli uccelli) a Mazon e il vino è dedicato al precedente proprietario del vigneto. Le uve, accuratamente selezionate, vengono diraspate interamente e fatte fermentare a temperatura costante. Il vino matura dodici mesi in barrique e sei mesi in botte grande dopo l’assemblaggio; dodici mesi di affinamento in bottiglia completano il percorso in cantina.
Molto espressivo al naso con note fruttate, di rosa e note minerali di idrocarburi. Al palato è inizialmente molto asciutto, fruttato e succoso, sapido e speziato, ma poi arriva una gran freschezza ad allungare il sorso.

Barthenau Vigna S. Urbano
Alto Adige Pinot Nero Doc
Le uve provengono da Vigna S. Urbano, nel cuore della Tenuta Barthenau a Mazon con viti che sfiorano i sessanta anni di età. Per questo cru viene utilizzata la stessa tecnica di vinificazione del Michei di Michei: il 25% delle uve viene posta in fermentazione a grappolo intero. La maturazione prevede dodici mesi in barrique e dodici in un’unica botte grande dopo l’assemblaggio; l’affinamento in bottiglia dura dodici mesi. Di questo vino abbiamo assaggiato due annate.

Annata 2002
Rosso rubino ancora molto vivo, profuma di rosa, piccoli frutti neri e spezie fini. Al palato è molto fruttato e succoso, fresco e sapido; la chiusura è colma di spezie e pepe.
Annata 1992
Mantiene molto il colore; al naso offre profumi di rosa, piccoli frutti rossi e neri, leggere note di pepe bianco, note di idrocarburi e tabacco. Al palato è asciutto, poco fruttato, ma poi arriva una ventata di acidità; chiusura molto speziata e lunga.