Editoriale Sparkle 2023

Ventunesima edizione di Sparkle, la guida ai migliori vini secchi italiani con le bollicine

Ventunesima edizione di Sparkle, la prima guida al mondo del vino spumante secco italiano. Il nostro mestiere è quello di raccontarne lo stato di salute da un punto di vista qualitativo, un’attività che in tanti anni di lavoro è stata sempre accompagnata dalla gioia di riscontrare anno dopo anno una crescita continua. Si potrebbe affermare che abbiamo scelto il cavallo che galoppava più velocemente degli altri, ma possiamo assicurarvi che nel 2002, quando decidemmo di cominciare, i fatti dimostravano il contrario. La passione, la voglia di scoprire e capire ci lanciarono in questa bella gara e ogni anno gli stimoli aumentavano. Ancora adesso, ne siamo sempre più convinti. Il nostro lavoro annuale si divide in due fasi: la prima, la più importante è quella di selezione, che ci porta a voler riassaggiare in una degustazione finale, di oltre tre mesi successiva alle precedenti, più del 15% dei vini selezionati. Quando ci ritroviamo a fronteggiare questo momento magico, in cui decretiamo le 5 sfere, ogni anno restiamo stupiti dal livello di qualità estremo delle etichette che ci troviamo ad assaggiare. Distribuite per territorio di origine e per residuo zuccherino, le grandi denominazioni del Nord suscitano in tutti i degustatori, anno dopo anno, esclamazioni di stupore per le vette di eccellenza raggiunte e condivise dalle tante etichette: in termini di qualità assoluta, legata a una competenza tecnica non comune, e in termini di capacità di suscitare emozioni, aspetto fondamentale, ma che non può prescindere dal precedente. Alcuni dicono che i critici bravi siano quelli che non sono mai contenti e che amano mettere in evidenza i difetti, noi crediamo necessario sottolineare, al contrario, che il progresso registrato dal mondo del vino italiano con le bollicine sottili in soli venti anni sia una sorta di primato, ovvero le altre tipologie di vino in Italia sono cresciute su finestre temporali più lunghe. C’è un aspetto che differenzia enormemente il vino spumante secco dagli altri vini, il concomitante incremento esponenziale dei numeri alla produzione per inseguire un consumo che non smette di crescere in ogni angolo del mondo. Si potrebbe affermare, forse estremizzando, che l’alta qualità non si possa raggiungere senza quantità: pensiamo che questa asserzione contenga un’ampia dose di verità se ci riferiamo ai grandi distretti del vino spumante, dove il volano economico spinge molto forte gli investimenti. Esiste anche l’eccellenza laddove ci sono dei singoli molto vocati, che prendono il rischio tutto sulle loro spalle, in questo caso parliamo di quelle realtà del Centro-Sud d’Italia che continuiamo a premiare da tanti anni. A questo punto occorre mostrare i dati di crescita dei numeri a cui facciamo riferimento, forniti come sempre da Icqrf e relativi al periodo 1 agosto 2021, 31 luglio 2022.

TipologiaDOCGDOCIGTGENERICIVARIETALITotale
2021/2022222,9612,88,320670,51.120,5
2020/2021203,7540,28,3170,465,5988,1
Variazione9,4%13,4%20,9%7,6%13,4%
dati in mmilioni di bottiglie

Il distretto del Prosecco (la Doc e le due Docg) fa da traino a un settore che registra incrementi in tutte le grandi denominazioni, Franciacorta, Trento, Alta Langa e Oltrepò Pavese, in ordine di numeri registrati. I dettagli li troverete nelle introduzioni a ciascuna regione. Insomma, ventuno edizioni e non sentirle, grazie alla raffinata qualità dell’effervescenza naturale italiana.

La Guida

Sono 860 i vini raccontati quest’anno e in questo lasciateci fare i critici. Sono venticinque in meno dello scorso anno, quaranta in meno del picco di novecento vini raggiunto con l’edizione 2017. Crescono i numeri delle produzioni e allora solleviamo di poco l’asticella, consapevoli che ritorneremo a quei picchi. Infatti, tra tante produzioni che inseguono la tendenza attuale di bere bollicine, ce ne sono sempre alcune legate alla vocazione degli uomini, destinate nel tempo a ottenere risultati di qualità da sottolineare. Anche quest’anno la regione leader è il Veneto con 278 vini in guida, dieci in meno della passata edizione, seguita dalla Lombardia che registra 256 presenze, con un decremento di quindici unità. Il Trentino è stabile ben oltre centoventi vini in guida, mentre continua lentamente a salire il Piemonte, grazie al progressivo incremento di produzione della Docg Alta Langa, che vede cimentarsi un numero di aziende sempre crescente.

Le 5 sfere di Sparkle 2023 sono 89, sei in meno della passata stagione. Guida la Lombardia con 28 allori, seguita dal Trentino con 22, poi il Veneto che porta 19 vini al top della classifica. Le 5 sfere del Piemonte sono 7, quelle dell’Alto Adige sono 5 e poi Abruzzo, Lazio e Puglia ne registrano 2, Valle d’Aosta e Umbria portano un vino nell’élite delle bollicine italiane. In termini di denominazioni di origine la classifica vede in testa la Franciacorta con 23 allori seguita a un’incollatura dal Trento e poi il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che ne registra ben 18.

Una notazione sulla fruizione del nostro lavoro. Come ormai proposto dal 2017, per chi ama scoprire i dettagli di ogni vino dal punto di vista della degustazione, è sufficiente inquadrare il QR code che trovate a fianco dei vini per “atterrare” direttamente sul nostro sito (www.cucinaevini.it), nella pagina dedicata all’azienda con tutti i relativi vini in guida, arricchiti della degustazione e altri dettagli.

Vino dell’emozione

In un contesto qualitativo estremo, in cui i parametri classici della degustazione, legati alla fisiologia del gusto, sono abbondantemente rispettati da molti vini, il tema del puro edonismo gustativo mette i componenti del panel di degustazione in una condizione di estremo relax, in cui ciascuno deve lasciarsi condurre esclusivamente dal giudizio emozionale. Messi da parte righe, squadre e compassi, quest’anno abbiamo decretato vino dell’emozione di Sparkle 2023 il Valdobbiadene Superiore Dry di Adami, la prima volta di un vino del territorio di Conegliano Valdobbiadene che ci ha conquistato con la sua capacità di dissimulare timidezza, per poi irretire con la sua forza e la sua verve seducente.

Editoriale Sparkle 2023

Parlando di emozione dobbiamo condividerne una che ci ha pervaso in tutta la stagione di assaggi. Il 30 aprile scorso è mancato uno dei pilastri della nostra guida dalla prima edizione, l’amico Luciano Nebbia. Vent’anni di degustazioni insieme costituiscono un solido legame che sarà sempre alimentato dalle pagine presenti e future di questa guida. Entriamo nel 2023 con tante speranze, noi ci occupiamo dei momenti più leggeri della vita, legati alla socialità, per questo altrettanto importanti. L’augurio è che possiate trovare l’ispirazione per momenti di svago con chi amate nelle pagine cartacee e web di Sparkle 2023.