Editoriale Sparkle 2022, la guida alle migliori bollicine italiane
Sono passati venti anni dalla prima edizione di Sparkle, il cui nome allora era Bere Spumante, e oltre ventuno dal momento in cui sbocciò l’idea di dedicarsi a questa tipologia di vino: eravamo a Verona, di rientro da una serata durante la fiera del Vinitaly, in due della redazione. Ne discutemmo per settimane, molti mi dicevano che questi vini non interessavano a nessuno, era il tempo dei rossi super strutturati e dei bianchi barricati. “A chi vuoi che interessino le tue bollicine” mi sentivo dire. Sì, già si cominciava a utilizzare questo termine, oggi quasi abusato. Frequentando da appassionato il Vinitaly dal 1994 e per motivi di lavoro dal 1999, anno in cui nacque “Cucina & Vini”, l’occasione di assaggiare quelli buoni c’era stata e la passione in realtà l’avevo sviluppata da giovane universitario, quando compravo Conegliano Valdobbiadene, Franciacorta e Trento, quei pochi che si trovavano sul mercato romano a inizio anni Ottanta. Non si deve nascondere che quando nacque l’idea, non trovare prodotti editoriali simili in libreria fu un’ulteriore spinta a lanciarsi nella sfida. Al di là del percorso di Sparkle, che ha raccontato prima un mondo ristretto e via via sempre più grande e importante, la crescita della produzione, del mercato e delle esportazioni non era certo prevedibile. La produzione nazionale a inizio anni Duemila superava i cento milioni di bottiglie ma non arrivava a duecento; oggi invece che abbiamo dati certi grazie all’Icqrf, sappiamo che la campagna vitivinicola 2020-2021, chiusasi il 31 luglio di questo anno, ha portato la produzione a un tintinnante 988 milioni di bottiglie. Lo scorso anno erano ottocentotrentaquattro mentre la campagna 2018-2019 registrò oltre ottocentosettantamilioni. Un bel botto, è il caso di dirlo, 18% di crescita è un valore veramente importante. Nei numeri dell’ultima campagna, il Sistema Prosecco (la Doc, con le due Docg di Conegliano Valdobbiadene e Asolo) ha sfiorato seicentotrentatrè milioni di bottiglie.
Tipologia | DOCG | DOC | IGT | GENERICI | VARIETALI | Totale |
2020/2021 | 203,7 | 540,2 | 8,3 | 170,4 | 65,5 | 988,1 |
2019/2020 | 180,1 | 419,5 | 7,5 | 166,3 | 60,5 | 833,9 |
Variazione | 13,10% | 28,77% | 10,67% | 2,47% | 8,26% | 18,49% |
Questa crescita continua e anche il balzo registrato in venti anni non possono essere giustificati ricorrendo al termine “moda”. A mio avviso il cambiamento di gusto da parte dei consumatori è stato dai vini superconcentrati a quelli più agili da bere e questo ha favorito l’avvicinamento ai vini spumanti secchi. In parallelo l’abbandono graduale della cattiva abitudine di abbinarli ai dolci a fine pasto, lo sviluppo del consumo durante l’aperitivo e finalmente la proposta delle bollicine a pasto, e quindi in accostamento alla cucina, hanno creato un effetto virtuoso in cui siamo tutt’ora avvolti. Il Prosecco Doc in questa dialettica ha intercettato una domanda di vino immediato e giovane che esisteva già a inizio anni Duemila, registrando l’exploit ancora in corso.
La guida
Quest’anno trovate il racconto di 885 vini, solo cinque in meno della passata edizione nonostante nei metodo classico si senta forte il peso dell’annata 2017 e delle sue drastiche riduzioni di quantità d’uva e quindi di etichette. In virtù di quanto detto la competizione tra Veneto e Lombardia in termini di presenze in guida quest’anno vede in testa la prima con 288 etichette con le 271 della Lombardia. Sono 95 i vini da non perdere, le 5 sfere di Sparkle 2022, 37 registrati in Lombardia, 20 in Trentino, 17 in Veneto, 7 in Piemonte, poi Alto Adige con 4, Puglia 3, Abruzzo 2, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Marche, Lazio e Sicilia con un vino premiato. L’accento quest’anno va sull’Emilia Romagna al suo primo 5 sfere in venti anni di Sparkle. Il numero dei premiati cresce di anno in anno e salutiamo sempre con piacere le novità, ma il motore della spumantistica italiana resta nella fascia subalpina dove la diffusione dell’alta qualità si sta capillarizzando e quindi le vere prestazioni importanti arrivano da Trento, Franciacorta e Oltrepò Pavese in ordine di crescita percentuale di premiati. Infatti, analizzando la bacheca delle 5 sfere è palese che laddove ci sono bacini produttivi la crescita continua a spron battuto e noi amiamo darle tutto lo spazio che merita.
In occasione dei venti anni abbiamo deciso di condividere con tutti un dato statistico relativo al nostro lavoro che tenevamo per noi, la Bacheca delle aziende di Sparkle, classifica dei produttori più premiati in venti anni di storia. Prende una sola pagina ed è molto interessante da scoprire. Non manca la sezione Vintage degli spumanti, della bottiglie amorevolmente conservate che, grazie alla loro qualità, possono suscitare vera emozione e anche commozione, nonostante alcune possano non avere tutti i parametri in regola dal punto di vista della degustazione. Trovate anche la lista dei vini Acquisto Attento, quelle etichette caratterizzate dal rapporto tra prestazione in guida e prezzo particolarmente conveniente.
La modalità di fruizione resta ancora quella duplice, cartacea e web, con il codice QR per collegare il libro con il sito, direttamente nella pagina dedicata all’azienda in quella edizione.
Vino dell’emozione
Ogni anno la ricerca del Vino dell’emozione comincia con il primo assaggio della stagione, ma in un modo completamente diverso: per ogni vino, dopo aver votato collegialmente e scritto la degustazione, dobbiamo annotare i dati scritti in etichetta e verificare se questa è cambiata rispetto a quella già presente nei nostri archivi. Ogni tanto, finito il processo, un degustatore propone il vino in corso di assaggio per questa categoria di premio, che evidentemente dà per scontata la qualità eccelsa, ma focalizza di più sull’edonismo. Tutte le volte che uno di noi si lascia andare all’esclamazione di piacere “oh”, prendiamo nota e tutti quei vini si ritrovano in un assaggio finale, successivo a quello dell’assegnazione delle 5 sfere, in cui si degustano tutti insieme i vini proposti, cercando una convergenza sensoriale: Vino dell’emozione di Sparkle 2022 è il Garda Chardonnay Extra Brut di Perla del Garda.
Con l’augurio di ritrovare quella serenità che due anni di pandemia ci ha decisamente ridotto, continuiamo a proporvi la nostra compagnia attraverso le pagine cartacee e quelle web di Sparkle 2022.