Gode di eccellente salute la filiera spumantistica regionale, terzo bacino produttivo italiano considerando la tipologia nel suo insieme, dai vini più secchi ai dolci. Il risultato non cambia se ci limitiamo ai vini oggetto di questa guida. Nella campagna 2019-2020 la produzione regionale ha superato 43 milioni di bottiglie, mentre in quella successiva, finita lo scorso 30 luglio si sono quasi raggiunti 49 milioni di pezzi, con un incremento superiore al 13% (dati Icqrf, come quelli che seguono). Limitandoci alle aree più vocate, presenti in guida da venti edizioni, ecco il dettaglio: la Franciacorta cresce del 20%, passando da diciassette milioni e mezzo di bottiglie a quasi ventuno; l’Oltrepò Pavese Docg ha superato un milione e trecentomila pezzi, aumentando di oltre centocinquantamila, ovvero del 14%. Negli altri venti milioni di bottiglie ci sono oltre quattordici milioni di spumanti generici (Vs e Vsq) e tante denominazioni: la prima è il Prosecco Doc il cui imbottigliamento in regione supera quattro milioni di pezzi, poi ci sono l’Oltrepò Pavese Doc, il Garda Doc e altre. Dobbiamo ricordare che in Oltrepò molte produzioni più o meno blasonate di metodo classico vengono commercializzate come spumanti di qualità per diverse centinaia di migliaia di pezzi. Floridezza nei numeri è spesso specchio di una situazione simile nella qualità e siamo felici di confermare che il livello continua a crescere in modo deciso in entrambi gli areali. Certo, i vini più importanti sono metodo classico e quindi figli di produzioni precedenti di oltre tre anni; quest’anno l’effetto dell’annata 2017 si sente particolarmente. Gelo primaverile e siccità hanno messo a dura prova le viti e la produzione in molti casi è stata scarsa, in alcuni praticamente nulla. Alcune delle aziende che sono solite produrre solo vini millesimati si sono evidentemente trovate in grande difficoltà e in guida sono quasi assenti. Sono 271 i vini presenti in Sparkle 2022; dalla Franciacorta ne provengono 194, dal resto della regione 77. I risultati da un punto di vista qualitativo sono invece straordinari visto che la Franciacorta porta a casa un bottino di 29 allori, segnando più quattro sul 2021, mentre le 5 sfere dell’area dell’Oltrepò sono 7, due in più della passata edizione.
Cominciamo dalle novità, le aziende premiate per la prima volta. Quest’anno le terre oltrepavesi sono state generose nel portare ben quattro aziende a questo traguardo. Alessio Brandolini coglie il primo 5 sfere con Luogo d’Agosto Brut Nature; Castello di Cigognola ottiene l’alloro con il Moratti Cuvée ’More Pas Dosé; l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Caristoro Extra Brut porta le 5 sfere a Fiamberti e l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Vergomberra Extra Brut 2016 a Bruno Verdi, neanche a dirlo quattro pinot nero. Rossetti & Scrivani, dopo le 5 sfere dello scorso anno, fa il bis con lo stesso vino, il Pinot Nero Brut. Giorgi riceve per la terza volta le 5 sfere con il Gianfranco Giorgi Classico Brut e Monsupello arriva a quota cinque allori con il suo Nature. Non manca Perla del Garda, azienda regina dell’area prossima al lago che quest’anno con uno splendido Garda Chardonnay Extra Brut 2009 si aggiudica le 5 sfere, trentasettesime per a Lombardia, ed è Vino dell’emozione di Sparkle 2022.