Rallo Bugeber Passito di Pantelleria

Degustazione Rallo Bugeber Passito di Pantelleria
Un vino inebriante e affascinante, con i suoi aromi e i suoi profumi lussureggianti che riportano ad atmosfere quasi arabeggianti. Il Bugeber che abbiamo degustato, è un Passito di Pantelleria, ottenuto da uve (come previsto da disciplinare della denominazione) moscato d’Alessandria o zibibbo, dall’arabo “zabib”, uva passita. Un’uva che porta in eredità le condizioni climatiche uniche della perla nera del Mediterraneo, un’isola continuamente battuta dai venti e caratterizzata da uno splendido paesaggio, irripetibile, composto dai tipici “dammusi”, le case “pantesche”, dai terrazzamenti lavici dei muretti a secco, insieme alle vigne e agli ulivi bassi e ricurvi. Uno spettacolo per gli occhi e il cuore, dove il lavoro dell’uomo è duro ma viene ripagato da questo nettare.
È qui, in contrada Bugeber, da cui il vino prende il nome, che Rallo possiede due ettari di vigneto a strapiombo sul lago Venere. L’uva, come del resto anche l’ulivo, viene coltivata in conche, per proteggere i preziosi grappoli da vento e salsedine. La storia dell’azienda inizia nel lontano 1860, quando Don Diego Rallo fonda le omonime cantine; sono gli anni dell’unità d’Italia, di Garibaldi e del Marsala, vino fiore all’occhiello dell’enologia italiana di quei tempi, esportato e apprezzato in tutto il mondo. Ma i tempi e i gusti cambiano e nel 1997 la famiglia Vesco rileva l’eredità di questo storico marchio, segnandone la rinascita. I Vesco hanno alle spalle una solida cultura agricola, legata a un’importante e florida azienda agricola nella zona classica della denominazione Alcamo.
Forti dell’esperienza e competenze acquisite negli anni, i Vesco hanno acquistano nuovi terreni e ampliato i vigneti, individuando tre macro aree nella Sicilia che ha suoli molto diversi tra loro, diversificando così i vari vitigni: Marsala, Alcamo e Pantelleria. Quindi diversi vini che rispecchiano la tradizione (selezionando vitigni autoctoni, e non solo) e sono più vicini ai palati e alla cucina contemporanea (da non perdere il Grillo Bianco Maggiore con il suo taglio di polpa agrumata e di sali minerali intensi). A condurre la Cantina, oggi, con il suo sapiente impegno è Andrea Vesco che segue tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione dell’uva fino all’imbottigliamento del vino secondo i dettami della vitivinicoltura biologica (sono certificati sia vino che olio). La famiglia Vesco con lungimiranza e forte spirito imprenditoriale ha trasformato “Rallo” in una realtà dinamica e moderna.
RALLO BUGEBER 2010 PASSITO DI PANTELLERIA DOP
14% vol – € 25,00 (500 ml)
Uve: moscato d’Alessandria
Bottiglie prodotte: 4.000
www.cantinerallo.it
Intenso e inebriante come la sua Isola. Di un bell’ambra deciso e luminoso, si offre al naso in una dialettica di chiaro scuri che coinvolge aromi di albicocca e fico disidratati e in confettura, ciliegia e kumquat sotto spirito, nettare di pesca, arancia, bergamotto e chinotto maturi e canditi che dialogano con mineralità di scisto, ardesia e pietra lavica e ancora croccante, panforte, miele di agrumi e castagno, zenzero, sfumati da cenni di rabarbaro, ruta, cotognata, cachi, percezioni boisé e toni intriganti di after eight a legare il tutto. Bocca di bella tessitura e ritmo, grazie al bilanciamento di morbidezza, zuccheri, acidità e sapidità, per un insieme dolce ma misurato, di beva nonostante l’importante componente alcolica, ben integrata. Per via retronasale il dialogo del naso continua sugli stessi temi senza soluzione di continuità. Ottima la persistenza.
Godetelo insieme a uno zuccotto di ricotta con zenzero candito e glassa croccante al fondente.