Cantine Sant’Andrea Oppidum: L’eredità del Mediterraneo

Oppidum Cantina Sant'AndreaDegustazione Oppidum Cantine Sant’Andrea: L’eredità del Mediterraneo

Viene fondata nel 1964 Cantine Sant’Andrea sulla scia di un’eredità vitivinicola lunga cent’anni, nata a metà Ottocento in quel di Pantelleria dove Andrea Pandolfo, bisnonno dell’attuale proprietario Gabriele, allevava zibibbo, il moscato tradizionale di Pantelleria, della Sicilia e del Magreb. La voglia di crescere e la vita portarono Andrea e famiglia a realizzare un’azienda vitivinicola in Tunisia e, quando la fillossera esplose nel nord Africa, a trasferirsi in quel di Terracina, dove il nipote del fondatore, anch’egli Andrea, scelse di portare questa famiglia di vignaioli. Oggi Gabriele conduce l’azienda coadiuvato da tutti i familiari e dal figlio Andrea, il terzo della stirpe, a testimoniare il passaggio di un’eredità fondamentale, la più importante per i Pandolfi, quella di vignaioli.

L’azienda è collocata alle spalle del Circeo e le sue vigne sono in tre zone: intorno la cantina, poco più a sud dietro Terracina a quattrocento metri di altitudine e, qualche chilometro ancora in direzione sud, in comune di Aprilia. Nella vigna di Terracina si è chiuso il cerchio, la ruota del destino e l’amore dei Pandolfo per le tradizioni territoriali e per un’uva che non manca a nessuna latitudine del suolo italico hanno creato l’incantesimo: il moscato di Terracina, parente del moscato di Alessandria (zibibbo), anch’esso di tradizione antica risalente ai Romani, rivive lo splendore del passato grazie a una famiglia che non vuole fare altro che coltivare la vite e produrre vino, il mestiere più nobile del Mediterraneo.

Con l’annata 1999 esce il primo Moscato di Terracina di Cantina Sant’Andrea e il suo stile cristallino ed esuberante conquista subito gli appassionati che crescono di anno in anno e di conseguenza il numero di bottiglie prodotte che oggi ha raggiunto una cifra considerevole. Il segreto di questo vino è evidentemente nella sua uva e nella capacità di trattarla con rispetto e delicatezza dalla vendemmia, effettuata tra fine settembre e inizio ottobre a mano in cassette da soltanto dieci-quindici chilogrammi. Una volta in cantina la massa viene pigia-diraspata e posta a criomacerare per ventiquattro-trentasei ore a bassa temperatura. Segue una lenta fermentazione in acciaio, controllata a 16-18 °C e dopo un periodo di affinamento il vino va in bottiglia portando con sé lo straordinario bagaglio del moscato di Terracina, nobile rappresentante dell’antica famiglia dei moscato, diffusa dai Greci in tutto il Mediterraneo, riportato a splendere da nobili vignaioli mediterranei.

OPPIDUM 2011 MOSCATO DI TERRACINA DOC
13% vol – € 7,80
Uve: moscato di Terracina
Bottiglie prodotte: 30.000
www.cantinasantandrea.it
Un vino suggestivo nel fondere la sua eredità aromatica con ricordi di mare. Giallo brillante con riflessi dorati, è intenso e riconoscibile al naso, caratterizzato dai varietali di rosa bianca, muschio e salvia, con erba medica, ortica, mughetto e glicine e ancora pesca, pera, licci, mandorla e nocciola secche, ananas, banana, miele, ricordi delicati di torrone bianco e sfumature di selce. Bella freschezza e sapidità gustative, integrate da corpo e morbidezza adeguati per un insieme bilanciato dal finale intrigantemente salino. Il retrolfatto molto croccante nella declinazione floreale e fruttata, sempre solcato dalla bella componente vegetale, con un finale ricco di mineralità.

Non si sbaglia con un crudo di salmone e gamberoni, marinato all’arancia o con un risotto alla crema di scampi.