Camillo a Piazza Navona. La nuova faccia di un ex ristorante per turisti.

Camillo a Piazza Navona. La nuova faccia di un ex ristorante per turisti.

Se c’è una cosa che l’emergenza Covid ha insegnato a molti imprenditori, è la capacità di reinventarsi. La categoria che più di tutte ha dovuto rimboccarsi le maniche e pensare ad una nuova strada da percorrere è certamente quella dei ristoratori. Peraltro in questi giorni – complice una bizzarra sintesi delle dichiarazioni della Vice Ministra all’economia Laura Castelli (per chi volesse vedere ed ascoltare l’intervista ecco il link ) – si fa un gran vociare circa la capacità dei ristoranti di “cambiare pelle”. E ovviamente vale per tutti: per quelli dei centri storici delle grandi città abituati a servire molti turisti che ora non ci sono (ma che torneranno!) o per i locali abituati a fare solo un tipo di cucina non adatto all’asporto o al delivery. Tra i tanti ristoranti che stanno adattandosi a queste nuove esigenze creando una offerta diversa c’è Camillo a Piazza Navona dal 1890,  un ristorante storico situato in una delle piazze più affascinanti della città eterna. In realtà, Camillo ha avviato il processo di cambiamento ben prima del Covid, mettendo mano alla proposta gastronomica che per anni è sempre stata pensata a misura di turista, adesso invece si riprende la sua romanità (e non solo) con delle interessanti aggiunte frutto anche di un’ottima analisi tra food cost e qualità. Le redini sono nelle mani di Filippo e Tommaso, nuova generazione della famiglia De Sanctis che da oltre cento anni gestisce questo ristorante in uno dei salotti più belli di Roma. Papà Enrico, in verità, aveva in programma di passare il testimone ai figli (Tommaso chef e Filippo laureato in finanza aziendale) all’inizio del prossimo anno, ma poi gli eventi hanno accelerato i tempi e di conseguenza la trasformazione.

Camillo a Piazza Navona. La nuova faccia di un ex ristorante per turisti.

“Volevamo che Camillo tornasse ad essere dei romani e non solo dei turisti” afferma Tommaso che ammette, con grande onestà, che la proposta gastronomica è stata pensata a misura di turista per troppo tempo. “Per anni abbiamo tenuto in carta le fettuccine Alfredo o quelle con il pollo, perché il turista le chiedeva e avendo per il 90% una clientela straniera per noi era pressoché impossibile non averle”.
Adesso però la musica è cambiata. Il nuovo menù parla romano, italiano e non solo. I De Sanctis hanno raccolto il meglio dei loro viaggi in giro per il mondo creando un menu “world food“, che combina gusti e sapori da tutte le parti del mondo.
Con l’aiuto dell’amico e chef Cristiano Catapano, Camillo  propone ad oggi quattro grandi classici della cucina italiana e romana (pasta al pomodoro, carbonara, amatriciana e cacio e pepe), una bizzarra e divertente pasta “avvongole” (con utilizzo di clorofilla e spirulina) e due piatti dal retrogusto del Sol Levante: il freschissimo Mazemen tonno e pomodoro (un ramen senza brodo, con spaghetti fatti in casa e servito a temperatura ambiente) e gli strozzapreti Umami Bomb, con il gusto intenso del fondo di verdure e miso, con aggiunta di carote arrostite e rucola. A terminare la fusion nipponica anche il Bento Box, realizzato al momento, per garantire a chiunque un pasto da consumare lungo le strade del centro di Roma.

Camillo a Piazza Navona. La nuova faccia di un ex ristorante per turisti.

Altri due punti di forza di questo locale sono i drink e gli hamburger. Su questi ultimi è proprio necessario fare un discorso a parte cominciando dalla fine, cioè il prezzo: un hamburger qui da Camillo costa 6 euro, che possono diventare 9 se si decide di accompagnarlo con delle patate fritte fatte in casa. Il prezzo è veramente tra i più onesti possibili (tenete presente che un menù del McDonald’s può costare quasi 8 euro…) e forse è anche il meno popolare della zona. Ovviamente un costo così ridotto è possibile perchè pane e salse sono autoprodotti ed il risultato è un panino golosissimo in tutte le sue forme come il Baoburger (pane cotto al vapore e maialino cotto a bassa temperatura) o Costolettaburger (pane fatto in casa farcito con costine di maiale disossate).

Camillo a Piazza Navona. La nuova faccia di un ex ristorante per turisti.

Altro punto di forza è rappresentato dall’aperitivo grazie anche alla sinergia avviata con NIO Cocktails, il brand icona dei cocktail ready to drink. La carta dei drink è stata pensata insieme a Patrick Pistolesi che l’ha resa ancora più esclusiva inserendo 3 ricette inedite firmate da lui. I cocktails Nio e i drink di Patrick Pistolesi sono a disposizione per l’aperitivo o per il dopocena così come pure il food in abbinamento in cui i fritti la fanno da padrone. C’è la Supplente (un cubo di lasagna panata e fritta € 3.5), il Chill Pop (peperoncino dolce ripieno di formaggio fresco e ‘nduja € 2.5), la Carbonara (una crocchetta panata e fritta con ripieno di salsa carbonara € 2.5) oppure un’intramontabile frittura di calamari e gamberi (€ 7).

Camillo a Piazza Navona dal 1890
Piazza Navona, 79
00186 Roma
Prenotazioni via Whatsapp: 06 5655 8161