Colline Teramane Docg, il fresco sulle colline

Terza edizione dell’Anteprima che coincide con i 20 anni del Consorzio: un pugno di aziende per valorizzare l’identità di questo vino

Siamo all’Anteprima!
Si festeggia insieme, stappando e assaporando, gustando e condividendo i profumi e le sensazioni di una terra meravigliosa, cinta dalle montagne, solcata dai fiumi e baciata dal mare. Questa terra assicura all’uva montepulciano condizioni ottimali di maturazione, grande qualità e tipicità nel bicchiere. Qui, in quest’angolo d’Abruzzo, il vino Montepulciano si declina in tanti diversi modi. Corposo nel nord, dal tannino evidente e connotato. Verso il Teramano diventa più versatile, fin quasi salino e con tannini gentili. Per finire al sud, dove invece si manifesta con grande energia e ricchezza e una trama tannica, asciutta e ben definita. Sempre però potente ed elegante al tempo stesso.

anteprima colline teramane2023

La festa comincia: versano nei nostri calici l’entusiasmo e la forza dei vignaioli, la tenacia e l’estro dei cantinieri. Si vede nei nostri occhi la scintilla della sorpresa e dell’emozione.Vini esuberanti, vini veri, rudi e gentili insieme. Fruttati e minerali, ricchi e speziati. Sono vini giovani (2021), altri meno (2016), ma tutti freschi e prorompenti. Insomma una gioia dalla quale sgorga un piacere immediato, talvolta un po’ rude, e se ne intuisce uno, certamente più intenso, pensando a un prossimo futuro.

Seicentomila bottiglie prodotte, con una crescita del 50% negli ultimi due anni, su centosettantadue ettari dedicati alla realizzazione del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane. Non sono grandi numeri, altroché. Ma sono numeri che rappresentano la determinazione di un Consorzio intenzionato a farsi valere, regalando a queste terre un motivo in più per essere raccontate e apprezzate. Un plauso quindi al presidente Enrico Cerulli Irelli e a tutto l’organigramma per aver creduto in questa missione e per averci regalato la terza edizione di un’anteprima ricca e variegata.

anteprima montepulciano colline teramane

È pertanto opportuno ricordare le aziende che hanno proposto i loro vini e che ci hanno accompagnato, in tre giorni di assaggi, alla nuova scoperta e alla degustazione del Montepulciano d’Abruzzo Docg Colline Teramane: Abbazia Di Propezzano, Ausonia, Barba, Barone Cornacchia, Biagi (solo banchi assaggio), Bossanova, Centorame, Cerulli Spinozzi, Tenuta Colonnella, De Angelis Corvi, Fantini, Faraone, Fattoria Nicodemi, Fosso Corno, Illuminati, La Quercia (solo banchi assaggio), Lepore, Mazzarosa, Monti, Montori, Orlandi Contucci Ponno, Podere Colle San Massimo, San Lorenzo, Strappelli, Tenute Barone Di Valforte, Terraviva, Velenosi.

docg colline teramane anteprima 2023

Infine, soltanto per citare alcuni dei vini che più ci hanno entusiasmato, crediamo che sia interessante proporre come esempio dell’anteprima tre etichette che abbiamo apprezzato particolarmente.

Collesale 2020
Prova di vasca
14% vol
BARONE DI VALFORTE (Silvi)

Agricoltura: lotta integrata
Nel bicchiere il colore è rubino purpureo con evidenti riflessi violacei. Il profumo è complesso e intenso, con chiare note di frutta matura rossa e toni speziate.  Al palato è caldo e pieno, dotato di grande struttura e complessità.
Da immaginarsi con arrosti di carne rosse o selvaggina. Forse fin quasi da meditazione.

Riserva 2018
Prova di botte
14,5% vol
ORLANDI CONTUCCI PONNO (Roseto degli Abruzzi)

Agricoltura: convenzionale
Di grande impatto già allo sguardo. Il colore si esprime sui toni del rosso rubino intenso con riflessi granati.
All’olfattiva si rivela in un ampio bouquet di note fruttate con amarena e mora in prima fila e poi di seguito con le speziature dei chiodi di garofano e della cannella.  In bocca si conferma bene, è molto equilibrato, di grande qualità e buona struttura, insomma corposo ed elegante al tempo stesso.
In cucina è perfetto per le carni della selvaggina grossa, o per lunghe cotture di manzo.

Riserva 2017
14,5% vol
Agricoltura: lotta integrata
MAZZAROSA (Roseto degli Abruzzi)

Alla vista si presenta di un rosso rubino esemplare, profondo, quasi impenetrabile. Lascia intendere che il tempo soltanto lo renderà meno cupo e severo. Mentre lo avviciniamo al naso capiamo che è nei profumi che esprime il meglio di sé. È intenso e complesso, carico di frutti come ribes e mirto, ma anche prugna cotta e amarena. Poi le spezie, dove si colgono nuance di liquirizia e vaniglia, ma anche pepe nero e tabacco.
In bocca è asciutto e caldo, con un tannino vivo, ma non invadente. Al contempo abbastanza fresco e sapido.
Si fa pensare in abbinamento ai piatti della tradizione abruzzese, come quelli a base di agnello o capra al forno o alla griglia.