Nero d’Avola Doc Sicilia. Il principe dei vini siciliani

Tra freschi profumi di spezie e ciliegie, il Nero D’avola Doc Sicilia incarna il gusto di una storia millenaria che vanta oggi una produzione di quasi 50 milioni di bottiglie

La storia della vite sull’isola si perde nella notte dei tempi. Sembra infatti che i primi a coltivarla siano stati i Fenici, tra l’VIII e il VII secolo a.C., avviandone la commercializzazione in tutto il Mediterraneo. Oggi, dopo quasi 3 mila anni, la viticoltura in Sicilia resta uno degli asset strategici dell’economia di questa regione, impronta identitaria del suo paesaggio ed espressione viva della sua cultura. La salvaguardia di questo patrimonio unico al mondo è affidata soprattutto al Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, che dal 2012 tutela la produzione dei vini della denominazione di origine controllata Sicilia, dando voce alle cantine e valorizzando l’identità del made in Sicily enologico, per migliorarne la qualità, l’immagine e il posizionamento sui mercati. I vini Doc Sicilia che possiamo degustare si fanno oggi più moderni, capaci di abbinarsi con disinvoltura alla maggior parte delle cucine internazionali grazie alla loro grande versatilità e di evocare l’unicità di profumi e sapori dell’isola. Tra le uve a bacca nera più importante della Sicilia si distingue il Nero d’Avola, vitigno dal carattere impetuoso e attraente, che si lascia addomesticare dal passaggio del tempo; un nettare propenso all’invecchiamento, ma virtuoso e divertente già in gioventù. Dal bacino embrionale della Sicilia sud-orientale, il Nero d’Avola si è gradualmente diffuso in lungo e in largo in tutta la Sicilia.

Questo vitigno è uno dei più rappresentativi tra quelli delle denominazioni di origine siciliane, prima fra tutte la Doc Sicilia, con circa cinquanta milioni di bottiglie certificate. Il Nero d’Avola è un prodotto considerato oggi di assoluta eccellenza, che ha contribuito a far conoscere la Sicilia ovunque nel mondo: esprime infatti in modo universalmente apprezzato caratteristiche territoriali e culturali proprie dell’isola.

Nero d'Avola Doc Sicilia. Il principe dei vini siciliani

I numeri del Nero d’Avola Doc Sicilia

 201820192020
N° bottiglie certificate40.348.51151.324.62749.471.172
 19502020
Superficie vitata (ha)11.08814.749

CENNI STORICI

Per conoscerlo fino in fondo, è tappa obbligata, aprire una parentesi sul nome di questo vitigno. Il Calabrese è inserito nel Registro Nazionale noto in Sicilia anche come Nero d’Avola. Calabrese era una denominazione utilizzata già nel 1600 quando, con Calavrisi o Calaulisi, venivano indicati tutti quei vini associabili al Sud Italia per caratteristiche qualitative, metodo di lavorazione, colore e zuccheri. Ma colaurisi, colaulisi e calavrisi sono anche un richiamo a calea, cioè uva, e aulisi, Avola, dunque uva d’Avola. Eppure, diversamente da quanto Calabrese possa suggerire, dapprincipio il territorio di elezione per la coltivazione di questo vitigno abbraccia i comuni di Pachino e Vittoria, nel sud-est siciliano. Oggi la sensibilità dei giovani produttori e la diffusione di una nuova cultura vitivinicola fanno sì che il Nero D’Avola sia un vino in grado di dominare la scena in piena autonomia, nell’interezza del suo vitigno, capace di rappresentare l’eterogeneità territoriale isolana, che si manifesta in tre biotipi principali di riferimento: A, B, C – uno per zona – rispettivamente, Sicilia centro-meridionale, Sicilia occidentale e Sicilia sud-orientale.

Nero d'Avola Doc Sicilia. Il principe dei vini siciliani

PROFILO SENSORIALE DEL VINO

Da un punto di vista sensoriale il vino è di colore rosso molto carico, il profumo è molto caratteristico, di particolare intensità e complessità. Si caratterizza per le elevate percezioni fruttate di ciliegia, fragola e frutta matura; a queste seguono anche note di pepe e sentori di vegetale fresco e speziato, in alcuni casi le note vegetali, mallo di noce, risultano preminenti caratterizzando in modo particolare i prodotti a base di nero d’Avola. Al gusto il vino si presenta di struttura elevata, di buon equilibrio tra la componente alcolica e quella acida, l’impatto tannico non è mai aggressivo, ma può essere intenso dando al vino una gradevole lunghezza gustativa. La permanenza della percezione aromatica è elevata.

ABBINABILITÀ

A seconda della sua età, il Nero d’Avola Doc Sicilia riesce ad accostarsi con gradevolezza a pietanze a base di pesce o carne, accompagnando i commensali dall’aperitivo, fino alla celebrazione del pasto con una portata maestosa, dai ricettari di cucina tipica locale fino a quella di taglio internazionale: insomma, il Nero D’Avola è perfetto sia con un involtino di pesce spada alla messinese, che con un pollo al curry, o piatti della cucina spagnola. Un vino versatile che, inizia ad essere vinificato anche in bianco, spumantizzato con metodo Charmat: nel suo perlage fine e limpido, il Nero si riveste di una nuova luce.