Nuove aperture – A Roma apre Flora Restaurant all’interno del Marriot Grand Hotel Flora

Lo sciccoso hotel stile liberty posto sulla sommità di via Veneto, adiacente a Villa Borghese, ha presentato lo scorso 11 ottobre il nuovo ristorante. Di proprietà del Salvatore Naldi Group, realtà partenopea, e all’interno del prestigioso circuito Marriot, è un albergo molto raffinato, caratterizzato da stanze di grande personalità e cura e da un affaccio tra i più belli della Capitale, che consente di avere una vista panoramica su tutto il centro della città, fino ai Castelli romani. Il progetto del nuovo ristorante è il frutto del lavoro di squadra di un team molto importante capitanato da Maurizio Cortese, grande specialista napoletano del settore che ha coinvolto l’architetto Stefano Mantovani per dare una veste attuale e di grande personalità al ristorante: un ambiente invitante e curato, giocato su intriganti geometrie rettangolari, che per luci e suoni ha visto il contributo dello specialista Filippo Cannata, autore di un’illuminazione calda e non statica, variabile durante la serata, e un acustica eccellente che consente una comunicazione riservata e perfetta al proprio tavolo. Al lancio di questa nuova realtà ha lavorato l’agenzia specializzata Mg Logos di Roma, una delle più affermate del settore
Quanto all’operatività del ristorante il team vede come executive chef Raffaele De Mase, napoletano che ha spiccato il volo proprio a Roma nelle sue passate esperienze alla corte di Beck, Gioia e Bianco, e Antonella Cardella quale restaurant manager, forte di esperienze con Gioia, Gragnaire, Ducasse, Barbieri, autrice di una carta dei vini incentrata sull’Italia, ricca di etichette non scontate, con incursioni specialmente in Francia e Germania. Il risultato che abbiamo potuto riscontrare nella cena di inaugurazione è quello di una cucina golosa, basata su pochi riconoscibili ingredienti evidentemente di alta qualità, intrigante ma non esasperata in termini di creatività, curata anche nei cromatismi. Il team di sala e cucina è molto giovane, dotato anche di un pastry chef in gamba, il ventiduenne francese Baptiste Foronda, autore della carta dei dessert che comprende cinque proposte.
La carta è molto interessante e consta attualmente di sedici piatti che rispecchiano lo stile riscontrato nella serata. Molto interessante la proposta dei menu: quello di territorio gioca sulla tradizione romana rivisitandola, comprende cinque portate per sessanta euro, e il menu degustazione di sei portate per ottanta euro, entrambi veramente invitanti.
Insomma, gli ingredienti per l’affermazione ci sono tutti, alimentatati inoltre dalla proverbiale accoglienza napoletana, evidentemente molto presente in questa nuova proposta romana. La meravigliosa e immortale via Veneto ne aveva veramente bisogno. All’appassionato team vanno i nostri auguri di un duraturo successo.
Di Francesco D’Agostino