Thomas Hardy’Ale – Vintage 1999

Una bevanda, o meglio, un elisir che, ancora dopo 23 anni, dimostra tutta la sua complessità e che dona grande soddisfazione al palato

Una bevanda, o meglio, un elisir che, ancora dopo 23 anni, dimostra tutta la sua complessità e che dona grande soddisfazione al palato
Varie bottiglie della Thomas Hardy

Prima della degustazione vera e propria, vogliamo spendere due parole sulla storia di questa birra. Parliamo della Thomas Hardy’s Ale, una Barley Wine (birra che si ispira a vini liquorosi come lo Sherry o il Porto) prodotta per la prima volta nel 1968 dal birrificio inglese Eldridge Pope, è una così detta Anniversary Beer, una di quelle birre prodotte in occasioni speciali.

L’occasione fu il 40° anniversario della morte del famoso poeta e scrittore inglese Thomas Hardy, vissuto a cavallo fra il 1800 e il 1900 e scomparso nel 1928, e fa parte dei grandi artisti della letteratura inglese dei tempi vittoriani, fu uno scrittore molto prolifico e di grande successo.

Una bevanda, o meglio, un elisir che, ancora dopo 23 anni, dimostra tutta la sua complessità e che dona grande soddisfazione al palato
Thomas Hardy

Thomas Hardy, grande amante della birra, descrisse quella che dalle caratteristiche si poteva identificare come una Old Ale con un grado alcolico e il corpo robusto delle Barley Wine. Infatti. nel romanzo The Trumpet-Major, Thomas Hardy descrisse così una birra di Dorcester: “Era del colore più bello che l’occhio di un artista potesse desiderare per una birra; robusta e forte come un vulcano; piccante senza essere pungente; luminosa come un tramonto d’autunno; dal sapore uniforme, ma alla fine piuttosto inebriante. Il popolo la adorava, la gente bene la apprezzava più del vino”.

Una bevanda, o meglio, un elisir che, ancora dopo 23 anni, dimostra tutta la sua complessità e che dona grande soddisfazione al palato
Apertura della botte di Thomas Hardy Ale Vintage

Degustazione

A cura di Rossella Gargiulo, Antonio Marcianò e Mika Takizawa

Nel bicchiere si presenta di un bel colore ambra carico quasi impenetrabile, senza schiuma. Al naso subito note di chinotto, fungo, carruba, soia, caffè, dolce amaricante, fico bianco secco caramellato, albicocca secca datteri, tiramisù, giuggiola. Alla gustativa è un’esplosione di dolce amaricante, davvero un bel sorso da grande distillato da meditazione. Quindi, oltre ad apprezzarla da solo o con un bel sigaro cubano, possiamo abbinarla a delle ostriche, a formaggi erborinati di alpeggio, od anche a un dolce al cioccolato e caffè od anche a un bonèt piemontese.