Turismo birrario
Luoghi poco conosciuti e birre artigianali di alta qualità in tanti itinerari, da Nord a Sud e un anticipo in 6 percorsi

Nuova iniziativa editoriale in cui Luca Grandi e un team di professionisti (esperti di turismo ed esperti di birra) presentano percorsi turistici italiani meno battuti, raccontandone le specificità territoriali artistiche, monumentali e naturalistiche.
Tutto questo in “Turismo birrario – guida per viaggiatori in fermento” (Edizioni Lswr) che presenta sessanta itinerari (suddivisi in quattro volumi) con segnalazioni di tantissimi microbirrifici artigianali che, per qualità e originalità, hanno saputo portare innovazione anche sperimentandonuovi sapori e gusti, che altrove sarebbero inimitabili.
Di seguito una selezione di sei idee curiose e non convenzionali, per delle piccole gite fuori porta oppure dei weekend o ancora per più giornate da trascorrere alla scoperta del nostro splendido territorio.

Il primo itinerario è nel Nord Est nella zona compresa tra la Val d’Adige e la Val di Non dove è possibile trovare un gran numero di castelli con alcuni perfettamente conservati mentre altri sono completamente in rovina, ma ugualmente molto belli da vedere e visitare. Partiamo da Lavis, cittadina caratteristica, quindi esplorare i dintorni fino alla Val di Cembra, quindi risalire la Piana Rotaliana e la bassa Val di Non nei pressi del Lago di Santa Giustina per poi addentrandosi nella Valle e quindi ammirare il Castel Coredo e Il Castello di Cles.
Il birrificio segnalato per questo itinerario è il birrificio Birra Fon (Via G. Mazzini, 10/A – Borgo d’Anaunia fraz. Fondo – Trento) che produce birra ad alta fermentazione e IPA rappresentate in più declinazioni.

Per il secondo itinerario ci spostiamo nel Nord Ovest, esattamente in Liguria nella Riviera dei Fiori ed esattamente nelle valli dell’entroterra di Imperia: la Val Nervia e la Valle Argentina. La prima, che prende il nome dall’omonimo fiume, è ricca di incantevoli borghi medioevali e di innumerevoli piante di olivo, mentre la seconda possiede il primato del massimo dislivello e della più alta quota sul livello del mare, partendo dalla quota zero di Arma di Taggia per arrivare ai 2200 metri del Monte Saccarello.
Il birrificio proposto è il Birrificio Nadir (Via Dante Alighieri, 398 – Sanremo – Imperia) dove4 si possono degustare birre a basso tenore alcolico e che in produzioni stagionali sono prodotte con ingredienti del territorio, come la Montefollia (con foglie di ulivo in collaborazione con il Frantoio Roi), o la Jack-a nella quale viene utilizzato il fagiolo bianco di Badalucco, coltivato nella vicina Valle Argentina.

Con il terzo itinerario ci spostiamo in Abruzzo, nella provincia di Teramo (Centro). Qui viene proposto un itinerario alla scoperta della biodiversità e del patrimonio ambientale molto esteso, parliamo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Regionale Naturale Sirente Velino e le catene montuose della Maiella e del Gran Sasso. D’altronde in questa zona esiste il 75% delle specie animali e vegetali presenti in Europa ed alcune che sono proprio tipiche del luogo come il camoscio d’Abruzzo e il pastore maremmano-abruzzese. Il percorso parte da Crognaleto per giungere fino a Prati di Tivo; si prosegue con un percorso fino a Castelli per poi giungere a Civitella del Tronto e quindi a Notaresco.
In questa zona vi è un birrificio estroso e creativo: La Casa di Cura (Fraz. Senarica, snc – Crognaleto – Teramo). L’azienda ha una vasta gamma di prodotti suddivisi in quattro linee: la classica e quella stagionale ad alta fermentazione, la linea biologica Organic (tre birre nelle quali si utilizzano esclusivamente materie prime da agricoltura biologica) e la linea Gluten Free. Viene prodotto anche un sidro luppolato.

Ci trasferiamo in Calabria per il quarto itinerario (Sud e Isole) ed esattamente tra il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale della Sila con una costa affacciata sul Tirreno che guarda le isole Eolie e la Sicilia. In questa zona sacro e profano, miti e storia, monti e mare si incontrano e fondono a creare un unicum seducente. Si va da Cleto ad Amantea, zona dove si sono succeduti numerosi popoli: i romani, i greci, gli arabi fino ad arrivare al mito delle Amazzoni e di Achille.
‘A Magara (Alchimia Calabra) è il birrificio segnalato (Contrada Fangiano, snc – Nocera Terinese – Catanzaro) e che propone birre dal basso tenore alcolico, prodotta con ingredienti locali (come la Merendella, prodotta con le omonime pesche), fresche ed appagnati.

Restiamo al sud e ci spostiamo in Sicilia per il quinto itinerario. Partiamo da Capo d’Orlando e ci spingiamo a sud-est, passando per Sinagra e ci fermiamo quindi a Montalbano Elicona avendo così un assaggio dei parchi naturali dalla natura magnifica, la vista del vulcano e una immersione nelle tradizioni tramandate dai locali e che contribuiscono a rendere unico il territorio.
Qui si trova il birrificio Epica (Area Artigianale – Contrada Filippello – Sinagra – Messina)che produce molte referenze con un ampio spettro di gusti e di aromi che vanno da ispirazioni moderne ed angloamericane (Eolo e Kore) a quelli più tradizionali che guardano a Belgio, Germania o Inghilterra, utilizzando prodotti tipici, come le nocciole dei Nebrodi utilizzate per la produzione della Pan.

Il sesto itinerario si svolge in Sardegna da Guspini a Carloforte attraversando le tre sub-regioni di Linas, dell’Iglesiente e del Sulcis nelle quali ricadono buona parte degli oltre 3500 km2 del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. In questo luogo è possibile percorrere sentieri per escursioni naturalistiche immersi nell’atmosfera, ormai decadente, del periodo storico dell’industria estrattiva nell’isola, visitando dismesse strutture minerarie e le sue gallerie, accompagnati da coste selvagge e affascinanti.
Molto legato a questi luoghi è il Birrificio 4 Mori (Loc. Scirià – Montevecchio – Levante – S.P. 66, km. 5,6 – Guspini – Sud Sardegna) che si richiama alla tradizione germanica che si esplica nelle regole del Reinheitsgebot (o editto della purezza) del 1516 e che si integra con una realtà produttiva all’avanguardia legandosi alla storia di questa zona della Sardegna ed infatti le birre prodotte (alcune pluripremiate) prendono il nome dai pozzi minerari.

In conclusione, una bella iniziativa che fa scoprire o riscoprire incantevoli ed affascinanti territori in Italia e presenta microbirrifici dai prodotti armoniosi e, in alcuni casi, sorprendenti.
Luca Grandi, riconosciuto come uno dei massimi esperti del fenomeno italiano delle birre artigianali, nel 2006 crea il brand Birra Nostra con lo scopo di promuovere la birra artigianale italiana. Ha organizzato incontri per le maggiori fiere italiane e dal 2022 è Cibus Ambassador per Fiere Parma, ha tenuto lezioni di comunicazione alla Business School de “Il Sole 24 Ore”, presso l’Università di Parma e in numerosi workshop. Ha collaborato con Slow Food per la Guida alle birre d’Italia e nel 2013 ha co-creato “Birra Nostra Magazine”, specializzato nell’informazione brassicola artigianale.
Gli altri collaboratori sono: per il nord ovest, Alberto Calderoni, Gabriele Navoni e Andrea Camaschella; per il nord est, oltre Luca Grandi, Pierluigi Bruzzo e Gabriele Navoni; per il centro, Giulia Vinci e Matteo Ferrigno; per il sud e isole, Naike Mulas, Luca Pretti e Andrea Camaschella.