VINÒFORUM – LO SPAZIO DEL GUSTO: FESTEGGIARE CON CONSAPEVOLEZZA

Locandina_Vinòforum2016

Grande successo per la “Factory” all’interno della kermesse capitolina

Il grande consenso da parte di pubblico e addetti ai lavori che sta avendo in questi giorni la XIII edizione di Vinòforum – Lo Spazio del Gusto (a Roma, dal 10 al 19 giugno) non è fatto che stupisce. Ciò che invece stupisce è il successo che stanno ottenendo gli appuntamenti firmati dalla Vinòforum Factory, che solo nelle prime giornate di manifestazione hanno visto la partecipazione di oltre 700 ospiti.  Ma cos’è questa Factory? Si tratta di una sorta di laboratorio/scuola, avente come oggetto, ovviamente, il vino ed operante 365 giorni l’anno all’interno dell’universo Vinòforum che, per chi non lo sapesse, non si limita alla kermesse Lo Spazio del Gusto (leggi l’enoteca on line, gli eventi Birròforum e Food Truck Fest, etc.)

Durante i dieci giorni di manifestazione la Factory si concretizza fisicamente in un container dal design moderno, con sole vetrate e interni in legno, posto nel cuore dei 10mila metri quadri di Lungotevere Maresciallo Diaz. Un luogo che pullula di attività, persone, vini, cultura. Cultura si, perchè lì dentro si fa cultura del vino e del buon bere, si genera consapevolezza e si dà risposta alle mille curiosità dei visitatori. Una voglia di sapere da parte del pubblico sempre maggiore, riscontrabile del resto nei consumi, che di anno in anno risultano esser costantemente votati alla qualità, a discapito della quantità. Se nel 1970 in Italia si consumavano annualmente 114 litri di vino pro capite, nel 2015 si è scesi a 32 litri (Fonte Winemonitor-Nomisma). Un dato emblematico: si beve meno, si beve meglio. Il vino non è più un alimento indispensabile alla sussistenza giornaliera, ma un piacere da degustare, sorseggiare, condividere. Per questo a diventare indispensabile è la conoscenza.

E proprio in questa direzione, per tutti gli eno-appassionati, sono state pensate le attività della Factory. A partire dagli incontri di approfondimento con i personaggi del panorama vitivinicolo: i vini eroici, delle isole, del fuoco e della luce, gli champagne, il biologico. Dall’effetto ancor più immediato sono i cosiddetti Speed Tasting: un faccia a faccia, calice alla mano, con un sommelier professionista. Per finire, spazio a parte – a seguito di una lodevole iniziativa portata avanti insieme all’Università di Tor Vergata – è riservato agli under 28, con tanti momenti, pratici e teorici, per conoscere al meglio il variegato universo enoico: il servizio, le etichette, i vitigni, la figura del sommelier, l’abbinamento con il cibo, le tecniche di degustazione.

Bando alle “sbicchierate” dunque, il vino è gioia si, ma è soprattutto cultura, conoscenza di un territorio, consapevolezza.