Il vino: la parola chiave è gentilezza, la stessa che culla l’olfatto e coccola il palato, carezzando i sensi su note dolci e ricordi di macchia mediterranea. Rosato buccia di cipolla dell’intensa luminosità. Piacevole approccio fruttato, che regala effluvi di mora e ciliegia matura, seguiti da spunti si salvia e cristallo di sale. A seguire, fanno capolino il fiore di cappero, cenni di origano e alloro e tenui ricordi di mirto. Ingresso senza particolari acuti, delineando un sorso morbido, gentile e bilanciato, che rievoca la gustosa sensazione della riduzione ai frutti di bosco, affiancata da sfumature di marzapane.
L’abbinamento: ottimo su un sauté di cozze.
Castel del Monte Rosato Terre del Crifo 2019
Dop
Gradazione: 11,5% vol
Uve: bombino nero
Il vino: ha quella tipica freschezza aromatica che ricorda l’estate e la leggerezza che donano all’animo gli aperitivi al tramonto, in un panoramico roof top, completati dalla piacevolezza di un sorso fresco e rigenerante.
Dopo un approccio timido, richiama all’olfatto i succosi aromi della polpa di fragola, la freschezza vivace del coriandolo e la gioiosa spensieratezza della cannella. Continua sulle note farinose della mela Fuji, seguita dalla pienezza del basilico e da tocchi iodati. Chiude con la sottile solennità della polvere da sparo. Sorso più maturo e prestante del naso. Nonostante una discreta sapidità a colorare lo sfondo, la scena è nelle mani di una freschezza fanciullesca e preponderante, prolungando il sorso su note di succo di mirtillo e un curioso ricordo del profilo bittersweet dello yogurt con le fragole.
L’abbinamento: da accompagnare a delle crocchette di patate e scamorza.