Assaggi in Irpinia al Vinitaly 2018 – Cantine De Lisio

L’azienda dei giovani fratelli Carlo e Lucio De Lisio è a Montemarano e affonda le radici in cinquant’anni  di storia vitivinicola familiare

L’azienda dei giovani fratelli Carlo e Lucio De Lisio è a Montemarano e affonda le radici in cinquant’anni di storia vitivinicola familiare

Incontriamo gli entusiasti fratelli De Lisio che hanno ricevuto il dono della passione per il vino dal padre Soccorso, ancora attivo in azienda. La famiglia produce uva da mezzo secolo e ha sempre fatto vino, piccoli lotti che venivano puntualmente imbottigliati. Nel 2004 Carlo e Lucio fondano l’attuale azienda e nel 2006 iniziano a imbottigliare. Da tre anni tutta l’uva prodotta è trasformata e il vino è venduto in bottiglia. Un passo importante, effettuato gradualmente. De Lisio è dotata di 5 ettari, tutti ad aglianico, vinificato esclusivamente in rosso in 4 etichette, dal più giovane e immediato O’ Surs, maturato in barrique per un paio di mesi, al Taurasi Delisio, che effettua una macerazione molto più lunga e matura in barrique per 24 mesi. Vitalità e freschezza di frutto caratterizzano le etichette aziendali, tutte ben centrate. Raccontiamo la più semplice e la più importante.
Il Campania Aglianico Ò Surs Igt 2015 è dotato di 13,5 gradi alcolici, prodotto in 2550 bottiglie ed acquistabili sullo scaffale al prezzo di 11 Euro. Di un bel rubino con riflessi violacei, al naso è intenso di frutto croccante, dall’arancia, al lampone, alla visciola, alla melagrana, sfumati da armi floreali di peonia e viola. Il vino andrà sul mercato durante l’estate. La bocca è bilanciata, fresca, immediata, dotata di un tannino deciso, appena giovane, per un insieme che sollecita netto il palato di frutto rosso del naso, con una bella nota di arancia in primo piano.
Dal vino più immediato prodotto in azienda, passiamo a quello più complesso, il Taurasi Delisio Docg 2001, 14,5 gradi alcolici e un prezzo in enoteca di 23,5 euro. Appena nel calice manifesta subito la sua complessità dal frutto fresco, in sciroppo, confettura e sotto spirito, al cioccolato, passando per balsamiche note di menta ed eucalipto a cui si uniscono le speziature di pepe, noce moscata, chiodi di garofano e le dolcezze di amaretto. Al palato è invitante, dinamico, dal tannino importante e integrato, ancora giovane ma di grande loquacità che va dalle chiare freschezze dell’arancia, alle note scure di grafite.