Domenica 30 ottobre. A passeggio tra gli ulivi
VI edizione dell’evento promosso con tantissimi itinerari alla scoperta degli ulivi millenari per sensibilizzare sulla tutela dell’ambiente

Torna domenica 30 ottobre la Giornata Nazionale della Camminata tra gli Olivi, organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, del Ministero della Cultura e della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori). In oltre 156 Città dell’Olio italiane si terrà il flash mob #Abbracciaunolivo per sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il contrasto all’abbandono dei terreni olivicoli.

Da Nord a Sud la passeggiata tra gli olivi, sarà l’occasione per racconti e discussioni spontanee tra i partecipanti e per alcuni di loro l’oliveto sarà come “il proprio giardino”, mentre per altri sarà una splendida scoperta, dialogando e riflettendo su questo patrimonio così prezioso che sembra esserci sempre stato, ma che ora richiede impegno da parte dell’intera comunità nella salvaguardia del suo paesaggio e nel recupero dei terreni agricoli abbandonati.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Michele Sonnessa dichiara: “Recenti studi condotti dal COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale, hanno dimostrato che produrre olio EVO rispettando la biodiversità del territorio fa bene all’ambiente. Forse non tutti sanno che un ettaro di olivo cattura l’impronta di carbonio annuale di una persona e che con un litro di olio prodotto si catturano ben 10,65 kg di CO2 dall’atmosfera. Ciò significa che l’intera produzione mondiale di olio di oliva sarebbe in grado da sola di assorbire le emissioni di una città di oltre 7milioni di abitanti come Hong Kong. Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di dedicare le nostre Camminate tra gli olivi a due grandi temi: la crisi ambientale e l’abbandono olivicolo, sensibilizzando la popolazione e sollecitando il Governo sulla necessità di incentivare il ritorno all’olivicoltura tradizionale e sostenibile. Inoltre, riteniamo importante valorizzare l’agricoltura sociale attraverso nuovi bandi specifici per l’imprenditoria giovanile e femminile. In Italia, ci sono alcune eccellenze che fanno scuola e possono costituire un modello da imitare”.

La manifestazione vuole mettere in risalto due grandi emergenze: una nota e una dimenticata.
La prima emergenza imminente, riguarda l’impatto che le emissioni di CO2 hanno sull’ambiente, accelerando i cambiamenti climatici che producono effetti negativi irreversibili. Secondo i ricercatori FAO se non verranno adottate strategie di riduzione, i gas serra aumenteranno del 30% entro il 2030. Tra le strategie per migliorare la capacità di accumulo di carbonio nella biosfera con conseguente mitigazione del riscaldamento globale, bisogna ricorrere alla piantumazione e provvedere alla conservazione delle piante arboree – tra cui gli ulivi – che per il loro ciclo poliennale risultano più efficienti rispetto alle piante erbacee.

La seconda, quella “dimenticata”, riguarda l’abbandono degli uliveti. In una sola generazione, l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro e ha visto la scomparsa del 28% delle sue campagne (dati Coldiretti). Solo in Toscana sono 4 milioni gli olivi abbandonati e trascurati e dal loro recupero si potrebbero generare un fatturato di 30-40 di euro in più di produzione di extravergine. Ismea ha messo all’asta ben 386 terreni agricoli abbandonati in tutta Italia: oltre 10mila ettari che si trovano soprattutto tra Sicilia e Calabria.
Quest’anno Le Camminate tra gli Olivi coinvolgeranno 17 regioni, vediamole da vicino.
Primeggiano la Toscana e la Sardegna con 20 città aderenti, seguono la Liguria con 17 e il Lazio e il Veneto con 14. Sono numerose le proposte di itinerari da vivere in famiglia, in coppia o da soli, alla scoperta dei paesaggi legati alla storia ed alla cultura millenaria dell’oro verde. Si va dalle passeggiate tra gli uliveti alle visite ai frantoi, dai tour in bike tra gli olivi come quello da Bassano del Grappa a Marostica in provincia di Vicenza e il tour esperienziale in e-bike (bici assistite) fra borghi antichi della Valle del Farfa a Toffia (RI). Ovunque sono previsti corsi di assaggio e degustazioni con visite al patrimonio artistico e culturale delle Città dell’Olio come nel caso del complesso monumentale di San Giovanni in Venere a Fossacesia (CH), del percorso emozionale nel Convento Francescano “Scrigno di rituali e conoscenze” di Colobraro (MT) e dei poderosi resti della Tintoria ducale di Cerreto Sannita (BN).

Di particolare interesse sono i percorsi alla scoperta dei paesaggi storici rurali iscritti nel Registro nazionale come quello previsto al Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, ma anche gli itinerari nei parchi archeologici e tra i nuraghi e quelli sulle antiche mulattiere come quella a Ronco del Carro a Monte Isola (BS).
Sono previste anche esperienze originali come la Camminata tra gli olivi delle mura di Siena e consigliate le visite agli ulivi millenari e centenari tra cui la Collezione Mondiale degli Ulivi “Ole Mundi” di Lugnano in Teverina (TR).
Da non perdere, le Camminate in cui sono previsti spettacoli e musica come a Minturno (LT) dove si esibiranno i gruppi folklorici di Minturno, con gli Sbandieratori e le Pacchiane (costume tipico minturnese).
C’è anche la possibilità di mettersi alla prova con esperienze dirette nella raccolta e nella piantumazione in tante Città dell’Olio oppure la scelta dell’olio sugli scaffali del supermercato che è la divertente iniziativa prevista a Lavagna (GE) per educare i consumatori.

Tanti i cammini naturalistici e i laboratori per bambini a Seneghe (OR) ad esempio, attraverso lo yoga si divertiranno ad imitare i movimenti di animali e le loro voci e andranno alla ricerca del cibo e costruiremo insieme la rete della vita. L’obiettivo è quello di approfondire i principi etici della permacultura: cura della terra, cura delle persone e condivisione delle risorse.
Un’altra iniziativa didattica, da non perdere, riguarda l’impianto di nuovi olivi nel “Parco urbano della biodiversità olivicola molisana” di Termoli (CB) dove incontreremo le 20 cultivar molisane presenti.

In questo scenario non resta che puntare a un’ulteriore attenzione, quale investimenti e piani di sviluppo a medio e lungo termine, soprattutto nelle aree interne del territorio olivicolo nazionale, volti alla rigenerazione delle attività agricole, anche quelle in forma collettiva, e all’implementazione delle mobilità e accessibilità sostenibili, tenendo conto, altresì, del crescente interesse dei turisti per l’oleoturismo come dimostrano le tendenze registrate dal Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano 2022 curato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi. Per saperne di più sulla camminata nella propria regione visita il sito: www.cammintatragliolivi.it