Mirabella Franciacorta Satèn incontra i sapori di montagna
Franciacorta Satèn 2018 di Mirabella e le foglie di patate, crauti e cumino caramellato di Fabian Oberhauser del Purmontes
Profumi, leggerezza e vigore, brezza fine, carattere, sono gli attributi di un piatto firmato dallo chef del Purmontes – Private Luxury Chalet di Mantana (Bz). Le stesse parole possono essere facilmente utilizzate per il Satèn 2018 di Mirabella, Franciacorta che per tipologia è dotato di un effervescenza soffice e meno “piccante” che lo rende un perfetto alleato della tavola, un vino molto flessibile. Il piatto nasconde dei caratteri molto incisivi, cosa che anche il Satèn 2018 possiede. Intanto c’è un incontro olfattivo perfetto, sia il piatto che il vino propongono un’ampia articolazione di profumi. Al palato c’è la frittura che chiama freschezza, c’è una dialettica dolceamara nella preparazione dei crauti con la cipolla che vuole sia morbidezza che ritmo gustativo, ovvero una sinergia acido-sapida stimolante. E poi il cumino caramellato crea dei timbri gustativi decisi e chiede al vino complessità, restringendo in modo deciso la gamma di possibili scelte di abbinamento. Il Satèn di Mirabella con la sua gentilezza e complessità è perfetto per sposare questo piatto semplice ed esuberante.
Franciacorta Satèn 2018
12,5% vol
Uve: chardonnay
L’azienda, fondata nel 1979, inizia a produrre diverse tipologie di Franciacorta già nel 1982 ed esce con questa etichetta nel 1996. Un esperienza produttiva nel Satèn di oltre venti vendemmie che diventa evidente quando si assaggia il vino. La vinificazione avviene per l’85% in cemento, il resto in barrique di rovere usate. Nella primavera successiva alla vendemmia il vino va in bottiglia per la seconda fermentazione, dove resta sui lieviti per almeno trentasei mesi.
Parla in modo deciso di dolcezza e raffinata etereità, senza mai perdere contorni di eleganza. Perlage di pregevole fattura, per un sorso dinamico, spesso e di notevole piacevolezza.
Oro con riflessi verdi, fine il perlage. Richiama dolcetti di ricotta e cocco, piacevoli soffi di vernice, caramella all’anice e intarsi di elicriso. Le mandorle tostate anticipano note di resina, chicci di caffè e bastoncino di liquirizia, proseguendo su chinotto, cocco disidratato e ananas. Svela una setosità che onora la categoria, sviluppando un perlage cremoso, in senso letterale. Ottima spinta della dorsale fresco-sapida, che stimola il palato con intensa delicatezza. Apprezzabili l’energia e la lunghezza, che indugia su plurimi tratti agrumati.
In abbinamento un piatto di sicuro effetto, di impatto raffinato, giocato in realtà sulla golosità e su sapori decisi. Facile da eseguire con le indicazioni della nostra ricetta. Non resta che comprare il vino e gli ingredienti!