Crearsi una piccola cantina di bollicine
Le bollicine italiane non possono mancare nella casa di un consumatore appassionato. Qualche suggerimento per affrontare tutte le occasioni

Se nella nostra vita la convivialità a tavola è un elemento frequente, specialmente a casa, una piccola scorta di vino spumante non può mancare. Una decina di bottiglie di provenienze diverse deve essere sempre presente. Per partire è necessario un piccolo investimento, che non potrà essere inferiore a 150 euro, meglio intorno ai 250 (qualche suggerimento nella lista “Acquisto Attento” di Sparkle 2023) . Poi le bottiglie devono sempre essere reintegrate man mano che vengono consumate. Avete due possibili modalità di acquisto: quello in presenza, in enoteca, e quello on line. Diciamo che la scelta è legata alla vostra attitudine, se preferite stabilire rapporti fornitore-cliente duraturi, basati sulla fiducia e sul consiglio, guardandosi negli occhi, è meglio trovare il negozio giusto, se invece amate cambiare continuamente fornitore alla ricerca di cose nuove, il web fa per voi. Potete anche far convivere entrambe le modalità, l’importante è partire nel modo giusto. Nelle vostre prime dieci bottiglie non possono mancare le denominazioni importanti del Paese: Alta Langa, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Franciacorta, Oltrepò Pavese, Trento, ma anche Alto Adige e Lessini Durello. Già in queste sette denominazioni la scelta è molto ampia e in generale un Conegliano Valdobbiadene è più adatto per un inizio pasto, come aperitivo, con un crudo di pesce, con preparazioni leggere e speziate; sui crudi e gli antipasti vanno bene anche degli spumanti metodo classico giovani, mentre man mano che il millesimo diventa vecchio e nel caso delle Riserve si può crescere in complessità di piatto, arrivando anche alle carni bianche salsate e profumate, fino a preparazioni più impegnative per i rosé con oltre cinque anni di maturazione sui lieviti.

Poi abbiamo ancora tre acquisti da fare per raggiungere la soglia minima delle dieci bottiglie. Se i vostri incontri a tavola terminano sempre con il dolce, sarebbe bene avere una bolla dolce, un Asti o un Fior d’Arancio dei Colli Euganei. Per quanto riguarda gli altri due spumanti secchi, a ogni latitudine dell’Italia ci sono prodotti interessanti che valgono veramente il consumo frequente. Uno potrebbe essere un Prosecco Doc, ma potete attingere da tutte le regioni d’Italia. In questo caso è più difficile orientarsi e una guida come Sparkle, dedicata da ventuno anni ai vini spumanti secchi d’Italia, può aiutarvi, vi può instradare, donare consigli utili. Peraltro andando a leggere l’abbinamento suggerito per ciascun vino vi farete un’idea chiara della categoria di piatto che quella bollicina è adatta ad accompagnare. Questo ovviamente vale anche per i vini della grandi denominazioni.

Una cosa fondamentale è la conservazione delle 10 bottiglie. Possibilmente non in cucina, dove gli sbalzi termici sono all’ordine del giorno, meglio in una qualunque stanza, se non avete una cantina, purché le bottiglie siano conservate in basso, dove la temperature è inferiore, piuttosto che sopra un mobile o nei ripiani alti di una libreria. Con l’accortezza di consumare le bottiglie prima del gran caldo estivo, per ricostituire lo stock a fine settembre. Sempre che non abbiate una cantina a temperatura abbastanza costante, che riesca a restare sotto i 25 °C in estate; l’importante è che nell’arco delle ventiquattro ore non ci siano variazioni superiori a cinque gradi e che in inverno non scenda sotto i 14 °C. In questo caso il vostro “archivio” di vini può aumentare nel tempo e non è necessario il consumo di tutte le bottiglie prima del caldo torrido.

Nelle condizioni migliori, quando potete conservare le bottiglie anche durante l’estate, sarà molto bello farne invecchiare alcune, specialmente di metodo classico, ma la cosa riguarda anche alcuni metodo Martinotti della Docg Conegliano Valdobbiadene. Anche questo aspetto trova il suo spazio nella guida Sparkle, dove dedichiamo una sezione agli “Assaggi Vintage”, cercando di portarvi a scoprire un mondo che può riservare sorprese entusiasmanti. Il vino spumante secco, in particolare il metodo classico, contrariamente a quanto si è insegnato per molti anni anche nei corsi di sommellerie, è in grado di invecchiare in bottiglia dopo la sboccatura, per più di qualche anno. Nella sezione “Assaggi Vintage” di Sparkle trovate metodo classico sboccati da oltre cinque anni e spumanti Martinotti prodotti da almeno tre anni. Fondamentale in questo caso la modalità di conservazione, ma possiamo assicurarvi che riusciamo anche noi, nel nostro archivio, a fare delle scoperte entusiasmanti. Se avete la fortuna di disporre di uno spazio per conservare il vino, il vostro archivio allora avrà la libertà di crescere e in poco tempo potrete quantomeno raddoppiare i numeri che proponiamo; potrete capire quale territorio soddisfa di più il vostro gusto, lasciando così più spazio alle vostre propensioni. Ricordando sempre che il consumo del vino ha una valenza puramente edonistica e in quanto tale deve restare confinato nei limiti del piacere di farlo convivialmente, senza inutili eccessi, magari concedendosi anche un calice quando si è davanti ai fornelli a preparare qualcosa per la famiglia o gli amici. Prosit!
