Emilia Romagna Sparkle 2023
Le bollicine dell'Emilia Romagna in Sparkle 2023, ventunesima edizione della guida dedicata ai migliori spumanti italiani

Anche l’Emilia Romagna, grande consumatrice di vini frizzanti e spumanti, segue la tendenza generale di crescita alla produzione che presenta il Paese. Pur con una velocità meno decisa, dovuta a un comportamento diverso delle varie tipologie di prodotti, va a sfiorare la produzione di ben venti milioni di bottiglie. Lo spumante con origine certificata è stato prodotto in circa otto milioni di bottiglie, con una piccola frenata rispetto alla campagna precedente Sono gli spumanti generici a crescere in modo deciso, tanto da tenere in campo positivo la variazione annua di produzione totale. La tabella riporta i valori della produzione, in milioni di bottiglie, su due campagne vitivinicole (ciascuna comincia il primo di agosto per terminare il 31 luglio dell’anno successivo. Dati Icqrf).
Tipologia | DOC | IGT | GENERICI | VARIETALI | Totale |
2021-2022 | 5,07 | 2,8 | 9,18 | 2,45 | 19,5 |
2020-2021 | 5,15 | 3,2 | 7,84 | 2,56 | 18,75 |
Variazione | -1,5% | -12,5% | 17% | -4,3% | 4,% |
Gettando uno sguardo nelle pagine che seguono, scoprirete che le denominazioni di origine sono legate tutte a vitigni tradizionali. Ovviamente il vitigno lambrusco, nelle sue tante declinazioni, scandisce diverse denominazioni dai nomi noti nel mondo, che spesso prediligono la produzione di frizzante, ma che hanno aggiunto una linea spumante con un posizionamento più alto. Poi ci sono i filoni di due uve bianche, l’ortrugo e il pignoletto a creare un quadro di territorio che presenta vini interessanti e invitanti, ma che fino a oggi non sono mai riusciti a trovare il guizzo per le 5 sfere. Quest’anno la novità è rappresentata da un’altra uva bianca tradizionale, la spergola, vitigno quasi scomparso, caratterizzato da un quadro acido molto deciso che lo rende particolarmente adatto alla spumantizzazione con lungo affinamento. E la migliore prestazione in guida quest’anno è proprio appannaggio di questa uva e del Colli di Scandiano e Canossa Ca’ Besina Brut 2016, un metodo classico di Casali Viticultori che si aggiudica quattro sfere, per la prima volta recensito in guida, e che sovverte l’idea che lo spumante di territorio di questa regione sia sempre un vino di stile immediato e invitante. Poi si entra nel movimento degli spumanti generici, Vsq e Vs, dove il metodo classico da chardonnay e pinot nero comanda ottenendo risultati lusinghieri, talvolta veramente eccellenti. Si tratta di un movimento in crescita specialmente nell’area di Piacenza, in Val Tidone e nelle valli confinanti, in un’area prossima a quella lombarda dell’Oltrepò Pavese, lecito aspettarsi ulteriore crescita da questo angolo di Emilia ai piedi dell’Appennino. (F.D’A.)

412 Brut
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Arvange Pas Dosé
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Colli di Scandiano e Canossa Ca’ Besina Brut 2016
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Extra Brut
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Il Pigro Cuvée Brut 2020
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Il Pigro Dosaggio Zero 2019
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Il Pigro Rosé Brut 2019
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Lambrusco di Modena Pruno Nero Dry
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Lambrusco di Sorbara Grosso Dosaggio Zero 2019
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Lambrusco di Sorbara Lariserva Extra Brut 2020
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Lambrusco Rosato di Modena Brut 2019
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Lambrusco Salamino di Santa Croce Metodo Classico Brut 2019
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Metodo Classico Brut 2019
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Metodo Classico Pas Dosé
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On Attend les Invités Rosé Brut 2018
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Ortrugo dei Colli Piacentini Contro Tempo Brut 2020
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Ortrugo dei Colli Piacentini Unic’O Brut 2021
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Pas Dosé 2018
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Perlage Brut
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Pignoletto Blanc de Blancs Metodo Classico Brut
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Rosé Brut
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Rosé de Noir Brut
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